Semifonte: la città distrutta per sempre che ospita la mini cupola di Firenze

Questo piccolo borgo medievale non esiste più, ma ospita un monumento incredibile

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Semifonte era una città fortificata, ricordata alla storia per essere stata fiera avversaria di Firenze nel XII secolo. Questo borgo medievale ha vissuto in breve tempo gli sfarzi della sua potenza, dopo la nascita, per poi conoscere il definitivo oblio.

Nel comunque di Barberino Val d’Elsa oggi possiamo ammirare quel che resta di Semifonte, il sito archeologico medievale ricorda i fasti di un tempo. Il nome della cittadina deriva proprio dalla sua posizione, in latino Summus Fons indica infatti una sorgente sull’altura, ed è proprio sulla collina che Semifonte nacque.

Semifonte: la città distrutta per sempre che ospita la mini cupola di Firenze
Fonte: iStock
Semifonte e la sua cupola

Nel 1181 il conte Alberto degli Alberti, per contrastare Firenze e la sua espansione, decise di costruire una fortezza per controllare e dominare la via Volterrana e quella Francigena. Il castello si trasformò in breve tempo in un potente borgo in grado di contrastare le forze fiorentine.

La collocazione strategica di Semifonte ha fatto preoccupare Firenze che provò con tutte le sue forze a contrastare la crescita del nuovo insediamento urbanistico. La sua potenza fu riconosciuta da tutti, anche Dante nella sua Divina Commedia lo menzionò come centro di primaria importanza.

Nel 1202 però la città fu conquistata e se Firenze decise di graziare la vita degli abitanti, fu meno generosa con il borgo che fu totalmente raso al suolo. A salvarsi solo quello che è oggi il piccolo nucleo abitato di Petrognano perché ai tempi fu costruito fuori le mura. Per quattro secoli, dove un tempo era nata Semifonte, fu posto il veto di costruire su quelle terre qualsiasi cosa. Solo nel 1597 venne eretta una cappella dedicata a San Michele che ancora oggi incanta tutti per una sua particolarità.

Semifonte: la città distrutta per sempre che ospita la mini cupola di Firenze
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La cupola dedicata a San Michele

Per la costruzione di questa struttura a pianta ottagonale, il Granduca Ferdinando I diede un permesso speciale per consentire la realizzazione della cappella proprio dove un tempo si trovava la piazza principale del borgo.

La cappella di San Michele, progettata da Santi di Tito, riproduceva in perfetta scala di uno a otto quella di Brunelleschi per la cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze.

E così, sulla collina dove un tempo sorgeva la potente Semifonte, tra coltivazioni di vite e olivi e zone boscose, al centro di tutto sorge la cupola di San Michele Arcangelo, che ha preso il posto del fastoso borgo.