Riace: il celebre borgo che gli immigrati hanno salvato

La piccola Riace non è famosa solo per i bronzi, ma anche per l'ospitalità dei cittadini. Ne sono consapevoli gli immigrati che dimostrano la loro gratitudine per l'accoglienza ridando splendore al borgo

Riace, cittadina famosa per i celebri bronzi, è un borgo di quasi 2.000 abitanti, destinato, prima dell’intervento del Sindaco di Riace, allo spopolamento.

Difatti, dopo il ritrovamento dei bronzi nel 1972, non ha ottenuto l’importanza che meritava, ragion per cui le due antiche statue sono state trasferite al museo di Reggio Calabria.

Riace oggi è famosa per un’altra ragione, completamente differente dal ritrovamento dei due reperti archeologici: l’accoglienza che ha offerto ai migranti, che in questa cittadina calabra hanno trovato una casa e una nuova vita.

Il color bronzo delle due statue è stato sostituito dalla stessa tonalità di quasi 300 uomini, donne e bambini, provenienti da zone di guerra o di carestie, a bordo di un gommone con la paura di non vedere la fine di quel terribile viaggio. In questo borgo hanno trovato l’accoglienza e l’ospitalità di cui avevano bisogno, per niente maltrattati dalla gente del posto, famosa per la loro disponibilità nel mettere a proprio agio le persone. E’ proprio grazie a queste caratteristiche, che i profughi hanno deciso di dimostrare la propria gratitudine ridando vita al borgo.

Utilizzando una legge regionale, la quale ha ricevuto l’appoggio dell’Unhcr, la Calabria e l’Unione Europea hanno concesso i fondi per incentivare l’edilizia popolare, a cui hanno aderito con entusiasmo i profughi, veri protagonisti della vicenda. Gli immigrati si sono dati da fare per ridare vita alla città, ristrutturando edifici pericolanti e rimettendo in sesto il borgo. Ne parla con soddisfazione il sindaco, Domenico Lucano, da sempre a fianco degli immigrati e ideatore di tutte le iniziative che hanno aiutato Riace ad essere famosa nel mondo.

Già dal 2000 avevano iniziato a giungere a Riace i primi clandestini, di origine curda, e grazie all’accoglienza ricevuta hanno deciso di rimanere, aumentando il numero degli abitanti. Oggi, i clandestini residenti a Riace sono oltre un centinaio, e accolgono anche i rifugiati provenienti da Lampedusa e Crotone, dove la situazione è sempre più drammatica. Grazie a piccoli progetti, sono state ristrutturate alcune abitazioni abbandonate, dalle quali si sono ottenute nuove case, locali, palestre, negozi e scuole. Sono molte le attività gestite da gente locale e stranieri assieme, così come le classi costituite da italiani e figli degli immigrati, i quali sanno già parlare il dialetto calabrese.