Alla scoperta di Noci, in Puglia, tra gnostre e profumo di cioccolato

Nella Valle d'Itria, il borgo di Noci accoglie i turisti con il suo panorama incredibile e i suoi sapori tradizionali

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Redazione

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Immerso in una cornice unica al mondo, dove trulli e masserie la fanno da padrone, il borgo di Noci è un luogo estremamente caratteristico, molto amato dai turisti che si trovano a visitare le splendide terre della Puglia meridionale. Il paese si trova a metà strada tra Bari e Taranto, arrampicato su una delle tipiche colline delle Murge e circondato da rigogliosi boschi di fragno.

La storia di Noci

Le prime notizie sulla presenza di un centro abitato in queste zone risalgono VI secolo, quando Noci nacque come cittadella militare. Nei secoli successivi, fu la dominazione normanna a dare vita ad un vero e proprio nucleo cittadino, attorno a quella che fu una torre normanna poi convertita in campanile, di cui ancora oggi possiamo ammirare la bellezza. A partire dal ‘300, il borgo visse un periodo piuttosto felice, ampliando i suoi confini e arricchendosi sia dal punto di vista economico che culturale e artistico.

Il centro storico: cosa vedere a Noci

Cuore pulsante del paese è il suo centro storico, abbarbicato ad una collina delle Murge meridionali, a poca distanza da bellissime località più famose come Alberobello e Castellana Grotte. Le sue viuzze sono un tripudio di arte e architettura che ci riporta indietro nel tempo, alla scoperta di un fascino antico che ancora permea l’intero borgo. Uno dei luoghi più belli e suggestivi di Noci è la sua Chiesa Matrice, dedicata a Santa Maria della Natività. Venne costruita nei primi anni del ‘300 per volere, si racconta, di Filippo I d’Angiò dopo che vide apparirgli la Madonna mentre si trovava in questa zona.

Mentre al suo interno si possono ammirare splendide opere, tra le quali un fonte battesimale policromo trecentesco, fuori sono l’antica facciata tardo-gotica e il suo campanile (nato da quella che fu la torre normanna di cui abbiamo parlato prima) ad attirare il nostro sguardo. A pochi passi dalla collegiata, svetta la Torre dell’orologio (chiamata anche Torre civica) che dall’800 è simbolo del paese.

Noci
Fonte: Wikimedia | Ph. Sailko
La Chiesa Matrice di Noci

Altro elemento caratteristico di Noci sono le gnostre: si tratta di piccoli cortili aperti che si affacciano sulle viuzze del centro storico del paese. In origine erano delle vere e proprie strade, poi chiuse tra le abitazioni che presero il sopravvento con il crescere della popolazione. Oggi questi piccoli spazi, chiusi su tre lati, sono senza dubbio una delle attrazioni principali per chi arriva a Noci, soprattutto durante il periodo autunnale.

Gli eventi più importanti

È infatti tra ottobre e novembre che il borgo si illumina a festa e apre le porte ai suoi ospiti. Sin dai primi giorni dell’autunno, gli abitanti del paese si preparano a quello che è il più grande avvenimento dell’anno: Bacco nelle gnostre, una sagra del vino novello e delle castagne, che si celebra durante il primo fine settimana di novembre. I piccoli cortili che si aprono tra le case del centro storico diventano luogo di aggregazione, dove residenti e turisti si incontrano per vere un buon bicchiere di vino e mangiare qualche caldarrosta.

A dicembre, invece, si festeggia un altro importante evento: Pettole nelle gnostre e cioccolato in sagra, un festival enogastronomico che, ancora una volta, accende le luci sui piccoli antri così caratteristici di Noci. A farla da padrone, in questa occasione, è un prodotto tipico di queste zone, la pettola. E tra le viuzze del centro storico si diffonde un dolce aroma di cioccolato, che invita tutti i presenti a godersi un piccolo brivido di piacere.

Noci
Fonte: Wikimedia | Ph. Michele Zaccaria
La piazza centrale di Noci