Egna, il primo borgo diffuso dell’Alto Adige

Il borgo, a margini della Val d’Adige, è famoso per i suoi portici che fin dall'antichità ospitano il mercato

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Egna, in provincia di Bolzano, è il primo borgo diffuso dell’Alto Adige. A marzo 2018 sono stati inaugurati i primi 17 appartamenti nel centro storico del 1300. Un’unica reception e camere a 300 metri di distanza al massimo e, presto, ci sarà anche una sala colazione comune per gli ospiti che alloggiano nel borgo. Per ora, con una speciale convenzione possono usufruire di prezzi speciali nei bar e nei locali della cittadina.

Un caso unico nelle Regione dove di certo non mancano gli hotel, la maggior parte di altissimo livello e a gestione famigliare, ma che ha coinvolto l’intera popolazione del piccolo borgo che ha messo a disposizione gli spazi inutilizzati per offrire un tipo di ospitalità autentica. Grazie anche al Comune di Egna che si è occupata dell’arredamento degli appartamenti in stile moderno e pratico per chi trascorre una vacanza a Egna.

Il borgo, a margini della Val d’Adige, si trova all’imbocco dell’Alto Adige, al confine con il Trentino. È uno dei Borghi più belli d’Italia ed è famoso per i suoi portici, che costeggiano entrambi i lati la via principale che taglia in due il paese. Fin dall’antichità i portici ospitavano il mercato. Il nome tedesco di Egna (come tutte le località altoatesine ha il doppio nome), infatti, è Neumarkt, mercato nuovo. Era un punto di passaggio di mercanti e commercianti e arrivavano da tutte le valli circostanti per gli scambi delle merci.

Una tradizione che viene ricordata ogni anno durante il Laubenfest, la Festa dei Portici, un evento che si svolge da oltre quarant’anni a inizio agosto. È una delle manifestazioni più conosciute dell’Alto Adige e attira ogni anno migliaia di visitatori. Nel periodo natalizio per tre settimane vi si tiene anche il tradizionale mercatino di Natale, meno conosciuto rispetto a quelli di Bolzano e Merano, ma sicuramente più autentico, animato da una bellissimo Presepe vivente.

Sono proprio i portici a rendere pittoresca l’antica città-mercato di Egna. Arcate con volte a tutto sesto e ad arco acuto si susseguono, rivelando i mutamenti architettonici nel tempo. I portici inferiori sono caratterizzati dalle cosiddette “case a sala” (Saalhäuser), la cui facciata principale è porticata e rivolta verso la strada, mentre il cortile è retrostante e con costruzioni adibite al lavoro agricolo e commerciale e ai magazzini. Queste abitazioni sono spesso provviste di erker, un balcone chiuso che sporge dalla facciata per uno o più piani.

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La centrale via Andreas Hofer, che incrocia la via dei Portici (Laubengasse), deve il suo nome al patriota altoatesino che, nel 1809, guidò la sollevazione del Tirolo contro le truppe napoleoniche e che a Egna fu rinchiuso in prigione prima di essere trasferito a Mantova per essere fucilato.
Al protettore dei naviganti, San Nicolò, è dedicata la chiesa parrocchiale di origine romanica, a tre navate (in una vi sono affreschi dell’epoca raffiguranti i simboli dei quattro Evangelisti), con il campanile del XII secolo.

A Sud del centro storico, affreschi e finestre ogivali sono solo ciò che rimane dell’ex chiesa di San Gallo, menzionata già nel 1202 con l’ospedale a cui era annessa.

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Molti mercanti nei secoli passati alloggiavano nel vicino ospizio Kloesterle del 1200 che si trovava lungo una via di transito importante per i viaggiatori e i pellegrini diretti in Terra Santa. Oggi è sede di eventi musicali e teatrali. Pare che vi abbia soggiornato anche il pittore Albrecht Dürer nel 1494, diretto a Venezia. E non è l’unico personaggio che è transitato per Egna. Vi soggiornò anche un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart durante un viaggio, in compagnia del padre, in Austria.
Egna è un ottimo punto di partenza per escursioni nella Val d’Adige e lungo la Strada del Vino.

Da qui partono diversi percorsi ciclabili – le biciclette o le più pratiche ebike si possono noleggiare in città – immersi tra vigneti e meleti, all’ombra delle collina di Castelfeder, lungo le rive dell’Adige e tra i boschi del Monte Corno, che è anche un parco regionale. Un fondovalle baciato dal sole, quasi una pianura (si trova a poco più di 200 metri sul livello del mare), un angolo di Suedtirol che s’insinua nel territorio delle Dolomiti.

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Poco trafficata, la Strada del Vino dell’Alto Adige offre diversi itinerari ciclo-enogastronomici con soste per la visita delle cantine con degustazioni e dei castelli. Il Comune organizza anche delle passeggiate intitolate “Camminare Insieme” il lunedì attraverso il borgo e il martedì in direzione del vicino paese di Laghetti, da dove si prosegue lungo il sentiero del Dürer.

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