Castelrotto, tra i Borghi più belli d’Italia, è un vero gioiellino

Nel cuore dell’Alpe di Siusi, Castelrotto è un delizioso borgo altoatesino dove si respira la storia

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Nel cuore dell’Alpe di Siusi, Castelrotto è un delizioso borgo altoatesino dove si respira la storia. Si trova in un contesto da fiaba, un vero gioiellino, circondato dal parco naturale dello Sciliar, nella catena delle Dolomiti patrimonio Unesco, e nel 2018 è entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia. Ha un delizioso centro storico dominato dalla chiesa dei Santi Pietro e Paolo in stile neoclassico, dagli edifici affrescati e dal campanile barocco sul quale è possibile salire per ammirare dall’alto il pittoresco cuore del paese e il Colle.

Con un tessuto urbano tipicamente medievale e un patrimonio artistico-culturale unico (è uno dei pochi posti dove si parla ancora ladino), il borgo accoglie i turisti estate e inverno nella piazza centrale e testimonia, lungo i vicoli e attraverso le case, la vita di un tempo. Dominano il borgo dall’alto della Punta Santner, a 1.273 metri, le rovine dell’antico castello di Castelvecchio, un edificio di origine medievale molto suggestivo, che si può raggiungere a piedi seguendo un sentiero.

Tante sono le attività che si possono svolgere partendo da Castelrotto, dalle camminate alle escursioni in bicicletta d’estate allo sci sull’Alpe di Siusi in inverno. Già dai primi anni del 1900 era una delle mete predilette degli sciatori, finché nel ’34 non venne inaugurata anche la prima funivia Ortisei-Alpe di Siusi che permise di raggiungere il vasto altopiano non più solo a piedi. Ben presto i frequentatori dell’Alpe aumentarono notevolmente e nel 1938 venne inaugurato il primo impianto sciistico.

Nel secondo dopoguerra il numero di impianti crebbe notevolmente e oggi si contano ben 21 impianti di risalita. Oltre alle piste da sci perfette, chi sale su queste cime lo fa anche per ammirare il panorama: dall’Alpe si può godere di una vista a 360 gradi sul Sass de Putia (2.873 metri), sul Gruppo delle Odle e del Puez (3.025 metri), sul Gruppo del Sella (3.152 metri), il Sassolungo e Sassopiatto, sulla Marmolada (3.343 metri), sulle pale di San Martino, le torri del Vajolet, il gruppo del Catinaccio e dello Sciliar (2.450 metri).

Inoltre, ogni anno Castelrotto attira migliaia di turisti in occasione di due grandi eventi folkloristici: il Matrimonio contadino che si tiene a gennaio in quanto un tempo i matrimoni avvenivano d’inverno, quando i contadini non erano impegnati nei lavori agricoli. Consiste nella riproduzione fedele che illustra come venivano celebrate le nozze fino agli Anni ’50, impreziosita da costumi folcloristici e da specialità gastronomiche.

L’altro importante evento è la Cavalcata di Oswald (25-27 maggio 2018), durante la quale 36 squadre composte da quattro impavidi cavalieri, sprezzanti del pericolo, affrontano quattro sfide di velocità e di abilità per aggiudicarsi il premio finale: lo stendardo raffigurante il cavaliere Oswald. Questa rievocazione coinvolge anche le zone confinanti di Castel Forte, Matzlbödele e del Laghetto di Fiè.