Il borgo di Cleto che stava per scomparire ora è rinato

Cleto è un piccolo Comune di mille abitanti della provincia di Cosenza che rischiava di scomparire dalle mappe. Ma poi ad alcuni giovani è venuta un'idea

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Redazione

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Cleto è un piccolo Comune di mille abitanti della provincia di Cosenza. I normanni costruirono l’abitato lungo le pendici del monte Sant’Angelo alla cui cima edificarono un castello che tuttora domina la valle fino al mare.

Cleto offre agli occhi del visitatore una vallata ampia circondata da uliveti e la vista del paese arroccato sulle pendici del monte a pochi chilometri dallo splendido mare calabrese. Mura e pietre che trasudano storia, gradoni scavati nella roccia corrosi dalla natura, case antiche, vicoli che si incrociano tra loro e chiese e campanili spuntano tra i tetti. Qui la vita scorre lenta, scandita dalle stagioni.

A Cleto è legata un’antica leggenda. Si narra che nel periodo della guerra di Troia, X secolo a.C., la regina delle amazzoni Pantasilea rimase uccisa in battaglia da Achille. Cleta, la sua nutrice, nell’udire la triste notizia, la pose su una nave e partì col pensiero di poterle dare un’onorata sepoltura. Così, Cleta, ancella di Enea, giunta nel mare della Calabria, scese a terra ed edificò la città di Cleta. La città crebbe tanto che all’epoca dello splendore della Magna Grecia entrò in guerra con Crotone. I Crotoniati, con un esercito, uccisero la regina la quale prima di morire ebbe a esprimere il desiderio che tutte le regine che avrebbero regnato dopo di lei portassero il suo nome. Così tutte le regine della città furono dette Cleta.

Come molti piccoli borghi d’Italia oggi però Cleto rischia di sparire. I giovani abbandonano il paese per cercare lavoro altrove. Ecco allora che un gruppo di ragazzi del posto qualche anno ha fondato, con qualche difficoltà, l’associazione culturale La Piazza. Un’associazione costituita nel 2010 e composta da un gruppo di giovani che ha scelto di vivere in questo piccolo borgo di provincia nonostante i tantissimi disagi che vivono i piccoli comuni.

“Ripopolare le strade, riportare i bambini a giocare per le vie, sentire di nuovo le voci della gente indaffarata nei vicoli, ridare vita al paese: questa è la missione dell’associazione, che sta portando avanti un attento lavoro sul territorio”, ha spiegato a SiViaggia uno dei fondatori dell’azzociazione, Franco Roppo Valente.

Tra le tante iniziative che l’associazione sta portando, tra cui la più importante è il Cleto Festival. “Ogni anno il Cleto Festival (che si svolge ad agosto, ndr) coinvolge tantissime organizzazioni, associazioni e rappresentanti istituzionali e della società civile, studenti e insegnanti in eventi di sensibilizzazione e mobilitazione con l’obiettivo di diffondere modelli e stili di vita improntati alla cultura della legalità e dello sviluppo sostenibile, il tutto senza soldi pubblici”, ha spiegato Roppo Valente.

“Per Cleto questa è una grande occasione per promuovere e valorizzare un territorio dalle grandi potenzialità e risorse e questo è uno degli obiettivi più importanti dell’associazione”. Per tre giorni Cleto abbandona il silenzio e la tranquillità del borgo per riempirsi di vita e movimento.