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Borghi nel verde: piccole gemme, grandi itinerari

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SiViaggia

Redazione

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L’Italia più autentica, quella della storia e delle antiche tradizioni, è l’Italia dei borghi. Piccoli cuori dal vivo passato che, come gemme incastonate nei luoghi e nel tempo, disegnano il Paese da Nord a Sud. Sono posti magici, i borghi d’Italia. Sono fermate imperdibili, lungo i grandi itinerari studiati da Vacanzattiva, il network italiano della vacanza outdoor che, intende regalare ai viaggiatori un’esperienza unica. Una vacanza culturale, fatta di scoperte, di corse indietro nel tempo. Una vacanza da portarsi a casa, e da ricordare per sempre.

L’Alta Via N.1 – soprannominata “Alta Via dei Giganti” -, ad esempio, sviluppandosi ai piedi di alcuni tra i più alti massicci d’Europa (il Monte Rosa, il Cervino, il Monte Bianco), conduce alla scoperta non solo di una natura straordinaria, ma anche di splendidi esempi di architettura rurale, e di borghi d’immutato fascino. A cominciare dalla Tappa 1. La partenza dell’itinerario escursionistico è fissata proprio a Donnas, un borgo storico che, in epoca romana, aveva un’importanza strategica: era un punto di transito sulla strada delle Gallie, e poi un centro economico e amministrativo controllato dai Savoia. Oggi, Donnas è un borgo medioevale ricco di testimonianze, di diverse epoche: i resti della cinta muraria, la via consolare romana tagliata nella roccia a strapiombo sulla Dora Baltea, la Torre di Pramotton che, datata XI secolo, è una delle più antiche di tutta la Valle d’Aosta.

E se qui, a Donnes, conduce anche nella sua 14° tappa l’Alta Via Naturalistica (uno spettacolare itinerario escursionistico che parte da Courmayeur e raggiunge proprio Donnas, passando dal Parco Nazionale del Gran Paradiso e dal Parco Regionale Mont Avic), la 5° tappa dell’Alta Via dei Giganti si conclude a Gressoney-Saint-Jean. Qui si può percorrere la Passeggiata della Regina, il sentiero che la Regina Margherita di Savoia percorreva per raggiungere il centro del borgo, partendo dalla residenza estiva di Castel Savoia e sfiorando boschi ombrosi, cascate e prati. Affacciata sul ghiacciaio Lyskamm e sul Monte Rosa, Castel Savoia è una splendida villa che somiglia ad un castello. Oggi la si può visitare, attraversandone gli eclettici saloni e passeggiando per il suo enorme parco.

Straordinari borghi si trovano poi lungo l’Alta via dei Monti Liguri, suggestivo percorso di “confine” che – coi suoi 440 km – attraversa la Liguria, dalla costa mediterranea all’entroterra selvaggio, accarezzando le Alpi e gli Appennini. La terza tappa dell’itinerario – percorribile a piedi o in MTB – attraversa Triora, uno dei borghi più belli d’Italia. Il suo soprannome, “paese delle streghe”, risale al XVI secolo: il paesino fu colpito da una terribile carestia, imputata alle streghe che vivevano nelle sue vie. Si scatenò quindi una vera e propria caccia, con condanne e uccisioni. Oggi, a Triora si può visitare il Museo Etnografico e della Stregoneria (che di quell’evento reca testimonianza), si può fare shopping nei suoi negozi d’artigianato, si possono visitare le architetture religiose: la Chiesa di San Bernardino, con gli affreschi de Giudizio Universale, e la Chiesa della Collegiata, con l’opera “Il Battesimo di Cristo” di Taddeo de Bartolo. La successiva tappa dell’Alta via dei Monti Liguri comincia poi da un altro bel borgo, quello di Realdo. Frazione di Triora, regala ai visitatori un effetto straniante: sembra in bilico sulla cima del mondo, collocato com’è sulla cima di una falesia alta 150 metri.

C’è poi Ormea, da cui passa la 6° tappa. Sita in una conca, a vederla dall’alto è spettacolare: il suo perimetro somiglia ad un cuore, e il suo centro storico è un romantico groviglio di stretti vicoli, su cui si affacciano deliziose piazzette e case dalle facciate lavorate. Lungo le sue strade, il paese accoglie decine e decine di statue e fontane in marmo nero. Da qui parte “La Balconata di Ormea”, 40 km di sentiero a 1200 metri d’altezza, che collega tra loro le 17 frazioni del Comune.

Nel Sud dell’Italia, uno dei più spettacolari itinerari da percorrere in bicicletta, la Ciclovia dei Borboni, porta alla scoperta di Venosa (7° tappa), offre un coast to coast da Bari a Napoli, in quello che un tempo era il Regno delle Due Sicilie, e attraversa luoghi unici: il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, i luoghi federiciani, la Valle dell’Ofanto e poi, per l’appunto, i borghi. Tra questi, quella Venosa in cui nacque il poeta latino Quinto Orazio Flacco, e che è oggi annoverata tra i Borghi più Belli d’Italia. Città romana antichissima, conquista con le sue architetture e con lo scenario da favola della Vulture Melfese, in cui è incastonata. Perdersi tra i suoi vicoli è emozione, storia e avventura.

Come lo è a Teglio, posto lungo la 4° tappa della Via dei Terrazzamenti, 70 km attraverso la Bassa e Media Valtellina, tra botteghe artigiani e immensi vigneti. Antichissimo, Teglio è ricco di testimonianze artistiche e culturali: qui si coltiva il grano saraceno, ingrediente base dei pizzoccheri, qui si visitano palazzi rinascimentali e i resti dell’antico castello.

Perché è davvero straordinaria, l’Italia dei borghi. È autentica, è vera, è genuina. Ed è tutta da scoprire.

 

In collaborazione con Vacanzattiva