I borghi sul Lago Maggiore che sono vera poesia

A pochi chilometri dal confine con la Svizzera, c'è una zona ricca di borghi, tutti da scoprire

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

A pochi chilometri dal confine con la Svizzera, c’è una zona ricca di borghi: è l’Alto Lago Maggiore, una zona del lago poco conosciuta e lontana dallo stereotipo lacustre più noto ai turisti.

Qui si trovano borghi sospesi su acque cristalline, come Cannero e Cannobio, su cui da anni sventolano la Bandiera Blu e quella Arancione del Touring Club Italiano, o come Trarego Viggiona, un piccolo centro in quota che s’affaccia a strapiombo sul lago.

Questi tre borghi racchiudono i principali punti di forza del territorio, che unisce laghi e monti, e quindi tantissime attività da svolgere all’aria aperta, ma anche una cultura locale tutta da scoprire.

A Cannero lo sguardo del visitatore è subito attratto dall’inusuale spettacolo di giardini e terrazzamenti coltivati ad agrumi, che al termine dell’inverno colorano il piccolo centro affacciato sulle acque del Lago Maggiore. Arance dolci e amare, pompelmi gialli e rosa, limoni, cedri, mandarini, mandaranci e l’autoctono canarone: un trionfo di delicati effluvi a tinte vivaci, che ogni anno richiama appassionati e curiosi, anche grazie ad uno degli eventi più amati di questa porzione di Verbano, “Gli Agrumi di Cannero Riviera”.

Cannero
Fonte: Mila Ulchenko
Il borgo di Cannero

Eleganti ville, luoghi di culto, il curioso Museo etnografico e della spazzola e gli affascinanti Castelli di Cannero completano l’offerta di questo piccolo centro lacustre, da sempre apprezzato per l’alta qualità delle proposte gastronomiche. E per chi è attento al tema della sostenibilità, Cannero offre anche l’opportunità di ammirare i Castelli e il piccolo borgo dal lago a bordo di un catamarano alimentato ad energia solare.

Percorrendo le vie di Cannobio, si ammirano, tra cultura e tradizioni locali, eleganti palazzi storici (tra tutti Palazzo Parasi, che ospita mostre temporanee) e antiche abitazioni all’interno del nucleo originario del borgo. Le vie acciottolate e i graziosi vicoli a gradoni conducono a uno dei più amati e frequentati lungolago del Verbano, su cui si affacciano le caratteristiche case dei pescatori.

Cannobio
Fonte: Mila Ulchenko
Il borgo di Cannobio

A due passi dalla città, la natura regala lo spettacolo di una perla semi-nascosta, l’orrido di Sant’Anna, una formazione originata dall’erosione delle acque che dà origine a una piscina naturale, raggiungibile anche grazie alla pista ciclabile che la collega al Lido. Tra gli innumerevoli itinerari nelle vallate alle spalle di Cannobio spiccano la Via Borromea, storica mulattiera che collega il Santuario della Madonna della Pietà con il Santuario di Re in Val Vigezzo, e la salita verso il Monte Giove, che all’arrivo sorprende con un panorama mozzafiato sul Lago Maggiore.

Il Lido di Cannobio è il paradiso degli sport acquatici: l’ampia spiaggia, ben attrezzata e con accessibilità garantita, è perfetta per concedersi una giornata di relax, avventurarsi in barca a vela o immergersi nelle limpide acque del lago.

Una comoda strada asfaltata, perfetta per un panoramico tour in moto, collega infine Cannero a Trarego: a poco meno di 800 metri di altitudine, al confine Est del Parco Nazionale della Val Grande, Cannero, che comprende anche le piccole località di Cheglio, Viggiona e Trarego, è l’ideale punto di partenza per avventurarsi lungo itinerari escursionistici tra faggete e praterie in quota che, nel periodo autunnale, si infiammano con le molteplici sfumature del foliage.

Castelli-di-cannero
Fonte: Will Livingstone
I Castelli di Cannero sul Lago Maggiore

Qui, le tradizioni culturali rivivono tanto nel caratteristico Museo Tattile di Scienze Naturali, quanto nel più contemporaneo evento “Sentiero d’arte”, grazie al quale Trarego si trasforma in un museo open-air in cui ammirare opere di artisti provenienti da tutto il mondo (l’edizione 2021 dell’evento sarà molto più ampia – rispetto alla consueta durata limitata ai giorni di Pasqua – con alcune opere in esposizione permanente da aprile a settembre, per favorire una fruizione più sicura).

Lungo una porzione della storica Linea Cadorna, un ampio sistema fortificato costruito durante la Prima Guerra Mondiale, da Trarego si raggiungono le località di Colle, Piancavallo e Premeno: questo versante montuoso porta a scoprire, a piedi, pedalando su una e-bike o dall’insolita prospettiva di un parapendio, suggestivi alpeggi e ampi panorami affacciati sul versante Nord del Lago Maggiore.

I percorsi in quota permettono di compiere un autentico viaggio nel passato: lungo i sentieri che conducono al Monte Spalavera o al Monte Carza s’incontrano trincee, fortini, postazioni d’artiglieria che raccontano le memorie di una guerra ormai lontana. Proprio il panoramico Monte Carza ospiterà la prima Grande Panchina del Lago Maggiore (Big Bench è il nome del progetto ideato da Chris Bangle e nato nel cuneese). Si respira storia anche a Promé, frazione di Trarego, teatro dell’eccidio dei partigiani della Volante Cucciolo nel febbraio del 1945.

Questa zona è ricca di spunti per programmare una vacanza slow in ogni stagione dell’anno. Apprezzata da turisti provenienti da tutta Europa, specialmente per l’incontro tra natura e cultura, l’Alto Lago Maggiore è la meta ideale per una rilassante vacanza estiva oppure per un piacevole short break primaverile o autunnale.

Trarego
Fonte: Max Media Srls
Il borgo di Trarego e il Lago Maggiore