Accadia, il borgo della Puglia con uno splendido quartiere fantasma

Vicino al celebre Santuario della Madonna del Carmine, in provincia di Foggia, Accadia ospita suggestive case scavate nella roccia

In Puglia vi è un comune che – pur essendo stato ammesso alla provincia di Foggia solo nel 1927 – vanta invece origini antichissime. È il borgo di Accadia, incastonato tra i più alti rilievi dell’Appennino Dauno e le colline verdeggianti del fondovalle.

Spesso visitato in occasione dei pellegrinaggi al Santuario della Madonna del Carmine, Accadia è in realtà celebre per le sue case scavate nella roccia. Case perfettamente conservate, che danno forma oggi ad uno spettacolare quartiere fantasma: il Rione Fossi. Secondo la leggenda, sarebbe stato costruito sui resti di una città distrutta prima della nascita di Cristo. E il suo nome deriverebbe da Fossa degli Orfici (asociali), persone che amavano vivere nelle grotte lontano dalla civiltà.

Rione Fossi

Sviluppatosi attorno al tempio in onore della dea Eca (Acca Dia, da cui il nome), Accadia è uno dei comuni più elevati della Puglia (è sito a 650 metri d’altezza), ed è uno dei borghi più caratteristici della Daunia. In epoca romana fu un importante luogo di culto, ricco di templi e abitato da numerosi sacerdoti; in epoca medievale, invece, fu una roccaforte pensata proprio per custodire i tesori che quei templi celevano. Poi, arrivò il terremoto dell’Irpinia: gli abitanti decisero di abbandonare il Rione Fossi, per trasferirsi nelle zone più basse della collina. Oggi, ecco che questo è dunque un vero quartiere fantasma, uno dei meglio conservati e dei più suggestivi d’Italia.

E se visitare le sue grotte – risalenti (si dice) al Neolitico, e in passato utilizzate anche come cantine – è d’obbligo, altrettanto suggestiva è una visita al suo patrimonio naturalistico. A pochi chilometri dal centro storico d’Accadia (dove una visita al Museo Civico permette di immergersi tra reperti dell’età preistorica e testimonianze del mondo moderno) si trova infatti Bosco Paduli, coi suoi querceti secolari e le fonti d’acqua freschissima; mentre Pietra Punta regala una vista mozzafiato sulle rocce che s’innalzano dal torrente Frugno.

Parte dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, Accadia offre anche la possibilità di gustare deliziosi piatti della tradizione, che molto puntano sul pregiato olio d’oliva franto dagli oliveti che ricoprono le colline Daune. Ci sono i poi i laghn’ e fasul’ (tagliolini con fagioli, piatto tipico della festa patronale di San Sebastiano), i pizzott’ e tall’ (rombi di pasta tirata a mano, con talli di zucca), gli gnoct’ e acc’ (gnocchi e sedano) e – a Pasqua – le patat’ a’ la munacennia, patate lesse condite con olio, aglio e peperoncino.

Per un weekend all’insegna del gusto e della storia, in un caratteristico angolo d’Italia.