Lasciare il lavoro per 10 settimane e viaggiare migliora la vita

Chi lascia l’ufficio per un certo periodo avrà una visione più chiara del proprio futuro. E anche del proprio lavoro

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Jackelyn Ho ha lasciato il proprio lavoro a San Francisco per dieci settimane e si è messa in viaggio per il Sud-Est asiatico. Nessuno dei suoi amici e conoscenti avevano capito perché. Forse per una lunga vacanza… Ma tant’è.

Aveva da poco aperto una nuova attività: una palestra. E aveva deciso di prendersi del tempo per andare all’estero a studiare altri mercati. La decisione più difficile era stata quella di lasciare la propria ‘comfort zone’ con la paura di sentire la mancanza delle proprie cose e delle proprie abitudini. “Ma il mondo è più grande della bolla in cui viviamo” si è detta “ed è soltanto attraverso i viaggi che possiamo trovare le risposte alle nostre domande”.

Non era neppure a metà del viaggio quando ha capito che ogni giorno era per lei una nuova sfida e un cambiamento importante nella sua vita. “Non servono dieci motivi per lasciare il proprio lavoro” dice ora Jackelyn, “ma se volete che tutto cambi allora un viaggio è ciò che ci vuole”. Ecco i suoi dieci consigli:

1. Imparare come funzionano gli altri lavori
Non è il lato più divertente del lavoro, ma è quello più importante. Si può scoprire che c’è un modo migliore di fare affari, di trattare con i clienti o di esporre la propria merce. Insomma, c’è sempre da imparare.

2. Scoprire come gli altri spendono il loro denaro
Vedere come negli altri Paesi la gente si comporta può cambiare le vostre strategie di marketing e migliorare il servizio che offrite.

3. Testare i propri prodotti altrove
Viaggiando per il mondo si può scoprire che il proprio lavoro può essere utile altrove. È importante quindi fare ricerche di mercato e scoprire magari che ciò che fate in altri Paesi è ancora sconosciuto.

4. Comprendere meglio il proprio mercato
Visitate alter aziende dello stesso settore di cui vi occupate e studiate come lavorano. Nel suo viaggio, Jackelyn ha trascorso la metà del tempo a Singapore visitando 18 palestre e seguendo ben 30 corsi.

5. Tornare a studiare
Si parte dal presupposto di non sapere nulla e si ripercorre l’intero processo professionale senza tenere conto dell’esperienza già maturata. Vi torneranno in mente le cose che vi piacevano e quelle che non vi piacevano del lavoro che fate. Non è mai tardi per cambiare rotta.

6. Parlare a perfetti sconosciuti dei propri progetti
Certo, è un po’ rischioso, ma vi darà un feedback utile. Le opinioni altri serviranno per sviluppare al meglio le vostre idee e addirittura cambiarle.

7. Farsi vedere dai clienti
Le fredde e-mail spesso non ricevono alcuna risposta. Approfittatene per andare a trovare i vostri clienti, specialmente quelli che non avreste conosciuto mai per via delle distanze. Potreste ricevere delle sorprese inaspettate…

8. Aprire la mente
Secondo gli esperti, viaggiare allarga la mente. Letteralmente. Esposto a nuove e complesse situazioni, infatti, il cervello si sforza di adattarsi alle novità e si ingrandisce.

9. La natura è fonte d’ispirazione
Non è un segreto che i designer spesso si ispirano alle forme della natura per creare le migliori opere. Inoltre, il silenzio è amico della meditazione.

10. Cercare opportunità dove non esistono
L’ultimo consiglio di Jackelyn è quindi quello di pensare a una meta, acquistare il biglietto e partire per dieci settimane, mollando il lavoro di punto in bianco. Si tornerà più produttivi di prima.