Sindrome da wanderlust: ecco perché non si smette di viaggiare

Viaggiare crea dipendenza? Stando ai risultati di recenti ricerche pare proprio di sì

Chi di voi non ha mai desiderato mollare tutto e partire per andare alla volta di luoghi nuovi tutti da scoprire? Senza alcun dubbio, viaggiare è una delle passioni più comuni e condivise. Fino a oggi, però, nessuno aveva mai ipotizzato che, alla base del desiderio di partire, ci potesse essere una vera e propria sindrome. Sì, avete letto bene: tutti coloro che hanno sempre la valigia pronta e che, qualunque sia la destinazione, sono sempre pronti a prendere il primo volo, potrebbero essere affetti dalla cosiddetta sindrome di wanderlust.

Niente paura: non si tratta di una vera e propria malattia ma, piuttosto, di un irrefrenabile desiderio di muoversi, di conoscere, di scoprire. I motivi che stanno alla base di questo desiderio irresistibile di partire a ogni costo possono essere i più svariati. C’è chi, per esempio, pensa che si tratti di un’irrequietezza personale; chi di una mania; chi, addirittura, di una semplice fissazione passeggera. Il fatto è che quando si inizia a viaggiare è davvero molto difficile smettere di farlo, indipendentemente dalla ragione per la quale si decide di partire.

Ma quali sono i sintomi della sindrome di wanderlust? Ovviamente, tutti coloro che sono affetti dalla sindrome di wanderlust non fanno altro che pensare alla prossima vacanza. Siete tra coloro che, non appena entrano in libreria, si dirigono verso la sezione viaggi? Vi inchiodate davanti allo schermo della Tv non appena vedete un programma in cui si parla di viaggi? Ogni qualvolta navigate in Internet non perdete occasione per dare uno sguardo alle ultime offerte e ai prezzi dei voli? Ecco, allora, molto probabilmente, anche voi siete affetti dalla sindrome di wanderlust.

A onor del vero, è quanto mai importante fare presente che non stiamo parlando di una sindrome a tutti gli effetti. Al contrario, il desiderio di viaggiare e di conoscere realtà molto diverse dalle proprie è un motore potente che consente di confrontarsi e di maturare consapevolezze davvero sorprendenti. Se poi si sceglie una località di mare, fa anche bene al cervello.

Inoltre, c’è chi di questa sindrome ne ha fatto addirittura un mestiere. Avete presente i travel blogger? Queste ali figure professionali estremamente innovative sono riuscite a coniugare la loro passione per i viaggi con la necessità di avere un reddito. Di che cosa si occupano? In pratica, i travel blogger girano il mondo e, con un computer, tablet e smartphone sempre dietro, raccontano le loro numerose esperienze di viaggio in giro per il mondo.

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