Scatola nera: cos’è, come funziona e dove si trova

La scatola nera è un dispositivo usato su aerei e navi, inventato negli anni 50 che ha la funzione di registrare tutti i dati utili per ricostruire i fatti di un eventuale incidente

Praticamente tutti abbiamo sentito nominare almeno una volta alla TV la scatola nera a seguito di un incidente aereo, ma vi siete mai chiesti com’è costruita, quali sono i suoi componenti e soprattutto a cosa serve nello specifico? Bene, nelle prossime righe cercheremo di fare chiarezza su un dispositivo di cui tutti conoscono l’esistenza ma che pochi hanno approfondito. Innanzitutto vediamo di sciogliere alcuni falsi miti, perché anche se si chiama scatola nera il suo colore è di solito giallo o arancione cosi da facilitare la sua individuazione in caso di incidente.

Bisogna poi dire che questo dispositivo non è montato solo sugli aerei ma anche sulle navi, infatti in Italia è obbligatorio per le navi passeggeri e per quelle con un peso superiore alle 30.000 tonnellate avere una scatola nera. Ad ogni modo procediamo per gradi e vediamo più nello specifico la scatola nera degli aerei. Questo modello particolare è costituito da 3 unità separate, dove ognuna ha un compito specifico. La prima unità è adibita alla registrazione delle voci dei piloti, la seconda ha il compito di annotare tutti i dati tecnici (velocità, temperature interne ed esterne, altitudine, ecc.) mentre la terza archivia tutti questi dati.

In alcuni casi però sono presenti solamente le prime 2 unità dotate di un dispositivo interno per l’archiviazione. Esteticamente parlando è un dispositivo relativamente piccolo visto che misura 80 cm di lunghezza e 25 cm di larghezza ma, nonostante le sue dimensioni ha un costo compreso fra i 30.000 € e i 150.000 € e viene, generalmente, posizionato nella coda dell’aereo che viene considerato come il posto più sicuro. Per quanto riguarda invece la scatola nera delle navi, serve per registrare gli stessi dati con qualche differenza perché, per esempio, invece dell’altezza registra lo stato delle porte ignifughe e a tenuta stagna oltre che velocità, accelerazione e posizione della nave.

L’idea per una scatola nera è nata nel 1953 a seguito dell’incidente di un Comet (primo aereo commerciale a reazione). Dopo questo evento David Warren ha pensato bene di progettare un componente praticamente indistruttibile che, in caso di incidente, potesse conservare le voci dei piloti e i dati degli strumenti di volo. Curiosamente, l’aviazione civile australiana rigettò il progetto perché considerato inutile, cosi si dovette aspettare fino al 1958 quando un funzionario britannico si convinse della sua utilità e spinse per la costruzione di un primo modello.