Per le vostre prossime vacanze, niente hotel e neppure villaggi turistici: si dorme in casa altrui. Gratis! Il sistema di scambio-case (‘swap house’), che permette di risparmiare almeno sull’alloggio, è già attivo in 80 Paesi del mondo e le adesioni aumentano ogni anno.
Ovviamente bisogna possedere un appartamento. Su alcuni siti come homelink.it, scambiocasa.it, (nella versione in inglese è homeexchange.com), livingaway.com, intervac.com, 4homex.com, si possono trovare migliaia di appartamenti in tutto il mondo e si può inserire la propria proposta di scambio. Basta concordare le date.
Si inseriscono informazioni e fotografie su un database ed è fatta! La garanzia di qualità è data dalle stesse persone che ‘testano’ gli appartamenti e che inseriscono i commenti nei forum dei siti. Quindi, nessuna sorpresa all’arrivo e neppure al rientro a casa. Eventualmente si può stipulare un’assicurazione che costa circa 30 euro. Pertanto, se avete un appartamento a Roma, potete inserire l’annuncio e scambiarlo con un altro utente iscritto che vi offre, magari, la sua casa a Miami. Agli italiani tutto ciò dovrebbe interessare particolarmente, in quanto pare che al primo posto tra le mete preferite dagli stranieri ci sia proprio il Belpaese.
Chi non avesse a disposizione un intero appartamento, può accontentarsi di cedere (e quindi avere in cambio) il divano del proprio salotto. Il sito di riferimento nel mondo è couchsurfing.org che contiene un elenco delle persone che mettono a disposizione il proprio sofà, per essere ricambiate in caso di necessità.
A Milano, nella centralissima zona Garibaldi, è appena sorto un bed & breakfast che basa il proprio business sul concetto di cambio-merce: in cambio di ospitalità, si accettano beni e servizi di ogni sorta. C’è chi si è proposto di creare il sito web del b&b, chi ha regalato olio e vino, chi ha fornito oggetti di arredamento. E, ogni anno, sono tanti i b&b in Italia che aderiscono alla ‘settimana del baratto‘.