Rovaiolo Vecchio, benvenuti nel paese fantasma

Abbandonato dopo la Seconda Guerra Mondiale, oggi è un museo rurale a cielo aperto

Rovaiolo, un villaggio a Sud di Pavia, una frazione del comune di Brallo di Pregola, ha una storia curiosa. Il paese è diviso in due: Rovaiolo Nuovo e Rovaiolo Vecchio. Quest’ultimo oggi è un paese abbandonato, fatto da quel che resta di un gruzzolo di case in pietra con i tipici tetti neri come venivano costruiti in passato.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Rovaiolo Vecchio venne fatto evacuare in quanto si riteneva che l’erosione prodotta dal torrente Avagnone potesse far franare il Monte Lesima distruggendo il villaggio. Gli abitanti furono fatti sfollare e costruirono il loro nuovo paese, Rovaiolo Nuovo.

Da allora nell’antico borgo il tempo si è fermato e Rovaiolo Vecchio, seppur disabitato, non solo non è mai franato, ma continua a mantenere il fascino di un tempo, forse proprio perché è diventato un misterioso paese fantasma.

Di Rovaiolo Vecchio oggi restano poche case inghiottite dalla vegetazione, ma al cui interno sono rimasti piatti e posate, mobili e lenzuola, e poi fuori, qualche recinto, una fontana con abbeveratoio e una vasca per lavare i panni, un fienile e un vecchio forno, tali e quali come sono stati lasciati dopo la fuga degli abitanti.

Eppure un tempo dal paese passavano tutti. Era un punto strategico per mercanti e pellegrini che percorrevano la Via del Sale, da Varzi a Genova, e che qui, a metà strada, trovavano ristoro.

Oggi sulla parete mezza diroccata di una baracca è appeso un cartello scritto a mano che dice: “Benvenuti al paese fantasma”.

Un progetto regionale ancora in fase di sviluppo vuole creare un itinerario turistico che parta proprio da Rovaiolo Vecchio per una passeggiata fino alla vetta del Lesima, attraversando tutta la riserva pavese. Dovrebbe essere una sorta di punto ritrovo per i turisti amanti del trekking e della natura incontaminata. Naturalmente il villaggio dovrà essere oggetto di una messa in sicurezza e di una ristrutturazione conservativa, prima che la natura si impossessi del tutto di questo museo rurale a cielo aperto.