Alla ricerca delle città perdute

Dalle capitali di antichi imperi come Babilonia, Cartagine e Troia, a città nascoste da montagne inaccessibili, dal deserto o sopraffatte dalla giungla come Petra e Machu Picchu

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SiViaggia

Redazione

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Le città perdute nel mondo possono essere città distrutte, abbandonate o inghiottite dal mare. L’esistenza di alcune non è mai stata dimostrata mentre i resti di altre possono ancora essere visitati. Queste città perdute sono diventate nel tempo siti archeologici straordinari e ricchi di misteri, una volta riscoperte sono diventate luoghi turistici di notevole importanza.

Tutti conoscono la mitica città di Troia, cantata da Omero nell’Iliade e nell’Odissea, Babilonia, di cui Erodoto raccontava la magnificenza e gli splendori, e Cartagine, una delle città più ricche e famose, protagonista con Roma delle tre guerre puniche.

Altre città sono state invece abbandonate al deserto, nascoste da montagne inaccessibili, sopraffatte dalla giungla, ricoperte dalle acque. Dalle orgogliose capitali di antichi imperi, come Babilonia e Cartagine, passiamo alle città sacre oggi dimenticate o ancora meta di pellegrini, come Angkor Wat in Cambogia, Machu Picchu in Peru, Akrotiri, sito archeologico dell’età del bronzo presso l’isola greca di Santorini e Petra in Giordania, abbandonata dagli abitanti in seguito alla decadenza dei commerci e a catastrofi naturali, e dimenticata fino all’epoca moderna.

Andare alla ricerca di queste città perdute, vederne la magnificenza e scoprirne i segreti aiuta a mettere in luce ciò che gli abitanti delle città di oggi possono imparare dalla decadenza e scomparsa delle città del passato.