Teahupoo, l’onda più pericolosa del mondo

In Polinesia francese una meta da non perdere per i surfisti più spericolati

Teahupoo è un villaggio sulla costa sud-occidentale dell’isola di Tahiti, nella Polinesia francese, a sud del Pacifico. Qui vengono cavalcate le onde più pericolose del mondo: la più terribile di tutte, alta soli 3 metri, ha registrato una potenza e una velocità devastante.
Il piccolo villaggio è una meta da non perdere per tutti gli appassionati di surf nonché un piccolo paradiso di bellezza, nonostante la pericolosità del sito porterebbe ad accostarlo più facilmente a un vero e proprio inferno. Non a caso il suo nome, tradotto letteralmente in inglese, significa “luogo del cranio”.

Qui si disputa l’annuale Billabong Surf Pro Tahiti, una tappa del Campionato Mondiale (WCT) della Association of Surfing Professionals.
Pioneri del bodyboard, come Mike Stewart e Ben Severson, furono i primi a bagnarsi in queste acque, nel lontano 1986. Le onde di Teahupoo divennero in pochi anni uniche al mondo per la carica adrenalinica che regalano agli appassionati del genere. Il momento forse più emozionante si è avuto il 17 agosto del 2000, quando il campione di surf Laird Hamilton, partito dalle Hawaii, ha atteso e surfato la più grande onda mai registrata a Teahupoo, facendolo definitivamente entrare nella leggenda.

Durante i giorni in cui si svolge la Billabong Pro la Marina francese lancia un doppio codice rosso e proibisce a tutti di entrare in acqua, pena l’arresto per chi si provi ad avventurarsi nelle acque proibite. L’allarme non serve a fermare i surfisti più spericolati, uno dei quali nel 2014 è stato immortalato da Chris Bryan e dalla sua Phantom HD, con un video incredibile. Fortunatamente il surfista non ha riportato danni, ma ha rischiato la vita. Quelle di Teahupoo, difatti, rientrano nella top ten delle onde più pericolose del mondo. Solo fino al 200o sono morte cinque persone che praticavano surf.