Selvaggia Australia

Il Northern Territory rappresenta anche per gli australiani un luogo mitico e misterioso, un territorio immenso da scoprire

Una terra bruciata dal sole. Un deserto costellato però di pozze d’acqua, colline rosse e tramonti infuocati, spazi aperti da togliere il fiato. Animali, piante, leggende, aborigeni. Distanze talmente grandi che quasi mettono timore solo a immaginarle, in una natura aspra e selvaggia. Per questo motivo l’Outback rappresenta per gli australiani stessi un luogo mitico e misterioso, un territorio immenso da scoprire, attraversando le sue interminabili strade sotto un cielo spettacolare. È un posto senza confini precisi, il non-luogo più antico, arido e pianeggiante del mondo. Tanto piatto che lungo le sue strade perfettamente rettilinee, come quella che taglia il Nullabor Plain (146,6 km) si può vedere la curvatura della Terra. Il regista Baz Luhrmann ci ha ambientato il colossal Australia., con protagonisti Nicole Kidman e Hugh Jackman.

Qui vivono i cowboy. Discendenti dei primi coloni, allevano mandrie e greggi, cammelli ed emù. I ranch, le cosiddette cattle stations, hanno una superficie media di 3mila kmq. Brunette Downs, una delle più grandi, situata nel Northern Territory, ha un territorio di poco inferiore alla regione Campania. Non è facile vivere nell’Outback. La prima cosa che si deve imparare a fare, se ci si vuole restare un giorno o una vita intera, è rispettare la natura. Il caldo, il freddo, la solitudine, gli animali pericolosi, le distanze infinite: sotto tutte sfide davanti alle quali la “grande madre” ti mette davanti. Lo sanno bene gli aitanti di Coober Pedy, cittadine del Sud scavata nella roccia: a causa delle temperature estreme il 50% di essi vive in rifugi sotterranei.

DA NON PERDERE

– I Flinders Rangers sono la porta di accesso all’Outback, a circa cinque ore di auto a nord di Adelaide. Gole, picchi, alture e terra rossa, canguri, emù, aquile e wallaby: queste montagne saranno per ogni viaggiatore un’avventura indimenticabile. Qui si trova Wilpena Pound, un maestoso anfiteatro naturale risalente a milioni di anni fa.

Uluru (Ayers Rock) è un gigantesco monolite rosso, ed è la più importante formazione rocciosa dell’Outback, nonché luogo sacro per gli aborigeni e uno dei simboli dell’Australia. È visibile a decine di chilometri di distanza. A pochi chilometri di distanza si trova il sito sacro di Kata Tjuta.

Un salto nella preistoria nel Mungo National Park. Un paesaggio lunare si staglierà davanti ai vostri occhi. Siamo a Mildura, nella zona dei Laghi Willandra, laghi prosciugati dichiarati Patrimonio dell’Umanità. Qui si trovano tracce umane risalenti a 40mila anni fa, e fossili di animali ormai scomparsi come i canguri giganti.

Bungle Bungle Rangers. Altro parco, altra meraviglia. Siamo nel Purnululu National Park, nella regione di Kimberly, altro Patrimonio dell’Umanità. Questa catena di formazioni rocciose risalenti a milioni di anni da, striate dall’arancio del silicio e dal nero dei licheni, protegge al suo interno gole, fantastiche piscine naturali, palme, una ricca fauna e il patrimonio storico e culturale aborigeno.

Silverton, cittadina fantasma situata nel Nuovo Galles del Sud, circondata da un’oasi di laghi. Poco lontano si trova Broken Hill, un tempo importante polo minerario e ora famosa pe i suoi artisti.

– Selvaggia e isolata, Kununurra sa di avventura. È la porta di accesso ad alcune delle aree più suggestive dell’Australia Occidentale. Le sue acque sarebbero miracolose. O almeno lo sostiene Nicole Kidman, che ha annunciato di essere rimasta incinta della piccola Sunday Rose dopo avere fatto il bagno proprio qui.

– Gli Arrernte, la popolazione locale, crede che dei giganteschi bruchi chiamati Yeperenye abbiano dato la forma alle sinuose alture dei MacDonnel, che si estendono a est e a ovest di Alice Springs (tipo Tremors, avete presente?). La zona è ricca di bellissime piscine naturali dove fare un bel bagno, come Ormiston Gorge. Alice Springs è un’ottima base per esplorare i dintorni, magari a dorso di cammello.

– Il Kings Canyon, ovvero il Watarrka National Park, è una gola rocciosa profonda 270 metri. E’ zona di tutela del patrimonio ambientale dove troviamo oltre 600 specie di piante e molti animali. La roccia rossa del canyon protegge la vegetazione e la fauna dall’aridità del deserto.

– Non potete lasciare l’Outback senza aver visitato almeno uno dei suoi tipici pub. Alcuni risalgono al XIX secolo, e da centinaia d’anni sono il punto d’incontro d’eccellenza per gli abitanti della zona. Ce ne sono di famosi, come il Walkabout Creek Hotel, nel piccolo villaggio di McKinlay: ricordate i film di Mr. Crocodile Dundee? Ecco, è proprio quel locale. E poi il Nindigully Pub (alias Boomerang Café nel film Paperback Hero)