In Brasile per nuotare con le balene

Nel Parco nazionale marino di Abrolhos, un arcipelago di cinque isolotti al largo di Bahia, dove le balene Jubarte sono di casa e gli amanti delle immersioni trovano un paradiso sommerso

La leggenda narra che il nome dell’arcipelago di Abrolhos derivi da “Aprite gli occhi!” che in portoghese si traduce con “Abram os olhos!”. Da queste parti, infatti, il panorama mozzafiato e gli incontri che si possono fare sono imperdibili. Il Parco nazionale marino di Abrolhos sorge nell’Oceano Atlantico, al largo della città di Caravelas, a circa 70 km dal litorale sud di Bahia, in Brasile. Comprende cinque isolotti di origine vulcanica, Santa BarbaraSiriba, Redonda, Sueste e Guarita. Santa Barbara è l’isola più grande nonché l’unica abitata. Qui si trova un antico faro e ospita i dipendenti dell’Istituto brasiliano per l’ambiente che gestiscono il parco, i militari della Marina e alcuni ricercatori.

Ogni anno, durante l’inverno australe, in queste acque giungono le balene Jubarte (dette anche balene ‘cantanti’ perché, per conquistare la femnmina, il maschio deve esibire qualità canore) per procreare e allevare i piccoli. Uno spettacolo della natura unico al mondo che si svolge da giugno a novembre. Per vederle da vicino, ci si imbarca e ci si immerge nelle acque nuotando con le balene.

I fondali dell’arcipelago di Abrolhos, però, celano altri tesori. Tante specie diverse di flora e di fauna subacuqee (pesci, tartarughe, delfini, squali, barracuda, molluschi, spunge), bellissime formazioni coralline e numerosi relitti di navi naufragate, tra cui l’italiana Rosalina. Il diving è la principale attrazione di questa zona. La visibilità in acqua è di 25 metri di profondità e la temperatura media è di circa 25°C. Ma per ammirare le bellezze di Abrolhos non è necessario essere diver esperti. Bastano maschera e pinne per fare snorkeling e sentirsi in pace con il mondo.

Sulla terraferma lo spettacolo non è da meno. Le isole sono abitate da numerose specie di uccelli marini come l’Atobà, ma ospitano anche uccelli migratori. L’Isola Siriba è l’unicia su cui possono sbarcare i turisti per ammirare gli animali.

Il periodo migliore per visitare le isole va da gennaio a marzo, quando c’è bonaccia. Ma ogni stagione riserva qualcosa di particolare. Sulle isole non esistono alloggi, si può solo dormire in barca; gli hotel e le pousadas si trovano nelle vicine Caravelas e Prado, sulla costa, dove si trovano anche bellissime spiagge semi-deserte. Chi è alla ricerca di movida, shopping e locali notturni ha sbagliato indirizzo. Il parco è il paradiso dell’ecoturismo. Lo aveva anticipato Charles Darwin che vi giunse nel 1832, tre secoli dopo che l’arcipelago di Abrolhos fu scoperto da Amerigo Vespucci nel 1503. Dopo 150 anni, nel 1983, questa ricchezza è divenuta protetta ed è nato il Parco nazionale marino.