New York, il cuore è a Lower Manhattan

E' il quartiere di Wall Street, dove si trovavano le Twin Towers, ma è anche il luogo del primo insediamento da cui è nata la Grande Mela

Se siete stati molte volte a New York City o se non ci siete proprio mai andati, è dal quartiere di Lower Manhattan che dovete cominciare se volete capire come abbia fatto questa città a diventare quello che è oggi: il cuore del mondo.

In pratica è la zona dove si trova Wall Street, e per questo meglio conosciuta come Financial District, con la famosa statua del toro davanti al palazzo della Borsa (che è su Broad Street) con cui tutti i turisti vogliono farsi fotografare. E’ anche la zona in cui si trovavano le Twin Towers del World Trade Center e dove ora c’è Ground Zero con il 9/11 Memorial che è meta obbligata di tutti coloro che visitano New York. Un quartiere in grande fermento, con edifici e grattacieli che spuntano l’uno dopo l’altro, in attesa del più alto di tutti, la Freedom Tower o One World Trade Center (alto 1776 piedi come l’anno in cui gli Stati Uniti ottennero l’indipednenza), che sarà pronto entro dicembre 2012.

Lower Manhattan è soprattutto il quartiere nel quale le chiese coloniali e gli antichi monumenti costruiti dai primi coloni si ergono all’ombra degli altissimi e modernissimi grattacieli. Molti edifici sono stati inseriti tra i National Historic Landmark, i siti storici. La stessa Wall Street prende il nome da un muro che un tempo si trovava qui. Furono gli olandesi i primi a mettere piede sull’isola (perché Manhattan è un’isola) abitata da tribù indiane: la chiamarono New Amsterdam e divenne subito un importante centro commerciale. Nel 1664 arrivarono gli inglesi che la conquistarono e il suo nome cambiò in New York. Tra il 1789 e il 1791 fu anche la Capitale degli Stati Uniti.

In questo quartiere si trova un edificio fondamentale per la storia degli Usa: il Federal Hall National Monument, famoso perché fu il luogo nel quale George Washington giurò per diventare il primo presidente della storia degli Stati Uniti. Un altro monumento importante è la Trinity Church, la più celebre cattedrale della città dopo quella di St. Patrick. E’ in questa chiesa che si iniziò a discutere della rivoluzione americana. A due passi da qui, all’inizio della Broadway (una delle strade principali di Manhattan già tracciata dai nativi americani), si trova anche il più antico parco della città: Bowling Green Park. Qui si teneva il mercato del bestiame e qui si radunavano i ribelli alla corona britannica. Al suo fianco si trovava l’antico forte degli olandesi. Al numero 26 di Broadway si trovava la sede della Standard Oil fondata da Rockefeller, oggi sede di una scuola. Poco lontano ci si imbatte in un edificio enorme con quattro grandi sculture: è la Alexander Hamilton U.S. Custom House, la ex dogana, che ospita il Museo dei nativi americani. Le statue rappresentano i quattro continenti (ai tempi non si conosceva ancora il quinto). Tutte le strade del quartiere con un’insegna marrone sono legate ad eventi storici, basta passeggiare tra un isolato e l’altro.

Per una tappa ristoratrice, immergendosi al contempo nella storia di New York, l’indirizzo giusto è Fraunces Tavern, tra Pearl Street e Broadway. Una ex dimora di ufficiali britannici trasformata in pub-ristorante-museo (non troppo caro), dove si respira la storia della rivoluzione americana. Alcuni cittadini di New York City accompagnano i turisti in giro per Lower Manhattan (e anche per gli altri borough) raccontando la storia della città. Sono i ragazzi del Big Onion Walking Tours, che prende il nome da Grande Cipolla, il nome con cui veniva chiamata un tempo la Grande Mela.