Miraggi naturali, gli effetti ottici più strani del mondo

I dieci fenomeni visivi più caratteristici secondo Lonely Planet

Solo la natura è capace di simili giochi di luce. Nei secoli scorsi considerati frutto di magia a causa della loro bellezza ecco le illusioni ottiche e i dieci fenomeni visivi più caratteristici al mondo attraverso cui ci guida Lonely Planet.

Partiamo dall’Antartide con la Fata Morgana. Qui, la purezza dell’aria permette di vedere in maniera nitida anche oggetti molto distanti, grazie a ciò dunque vedrete tutto bidimensionale, fenomeno incantevole. Secondo in classifica è il Fuoco di Sant’Elmo in Scozia, un effetto creato da scariche elettriche durante le tempeste che da sempre per la sua bellezze è stato attribuito alle divinità.  Il suo nome deriva proprio da quello del protettore dei marinai. Terza classificata per la Norvegia con la sua famosissima Aurora Boreale, fenomeno tanto bello quanto raro che si crea quando le particelle solari entrano in collisione con i gas atmosferici: chiunque l’abbia vista dice di essersi trovato dinanzi alla luce più pura mai incontrata in natura, un’esplosione sensoriale.

In Germania ecco lo Spettro di Brocken: un’immagine di ombra circondata da un alone di luce intorno alla testa che si verifica vicino ai monti quando c’è molta umidità nell’aria. Il nome proviene da Brocken che con i suoi 1141 metri è il picco più alto della catena tedesca di Harz. Abbiamo poi il Raggio verde francese una vera illusione ottica che appare alla fine del tramonto e sembra provenire dal sole. Il punto migliore per osservarlo è  da St.Jean de Luz.

Negli Usa, avvicinandoci allo Stato di Washington al Monte St. Helens vi sono le Nuove Conifere che formano un sentiero a forma di mezzaluna. Questo splendido fenomeno si espande per l’intera foresta. In Ladakh, al confine con il Tibet, se lasciate il veicolo con la marcia in folle vi sembrerà rotolare in alto. Niente forze magnetiche, si tratta solo di un orizzonte montuoso che cambia i nostri punti di riferimento abituali.

Ecco poi il famosissimo Miraggio nel deserto australiano di Nullarbor, dal letterale nome “Nessun albero”. Si tratta in effetti di una strada che sembra non avere mai fine e che offre spunti incredibili per i miraggi. Passando in Finlandia non dimentichiamo i Diavoli di Paasselka, una luce che appare di notte in un terreno di palude capace di retrocedere o seguirvi con il movimento: da sempre queste luci venivano considerate veri e propri spiriti malvagi. Ultimo ma non per questo meno belli i Cani solari conosciuti anche come Pareli: macchie luminose disposte ai lati del sole visibili solo se l’orizzonte è piatto.