Maramures: in viaggio tra le chiese di legno della Romania

Chiese legno Romania: un viaggio attraverso i monti della Transilvania alla scoperta di importanti testimonianze che l'Unesco ha voluto inserire nel 1999 come Patrimonio dell'Umanità

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Redazione

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Le più belle chiese legno della Romania si trovano nel distretto di Maramures in Transilvania, nella parte all’estremo nord vicino al confine con l’Ucraina. In una zona dove sopravvivono tradizioni ancestrali altrove ormai scomparse è possibile trovare ancora contadini che lavorano con strumenti antichi, donne che ancora vestono con i costumi tipici della regione, feste e sagre popolari che ancora richiamano nella zona moltissimi turisti. In un’area prevalentemente montuosa, ricca di boschi e vallate, il legno ha assunto un ruolo fondamentale, divenendo non solo materiale da costruzione ma base vera e propria di una cultura che sapienti artigiani hanno saputo valorizzare nel tempo.

Visitare Maramures significa poter ammirare alcune tra le più belle chiese di legno della Romania, costruite senza l’utilizzo di ferro neppure sotto forma di chiodi. Con una planimetria molto spesso rettangolare semplice, le chiese di Maramures sono state realizzate unicamente con tavole di legno ad incastro tra di loro. La loro base, particolarmente stretta ed alta, è sovrastata da campanili anch’essi alti e sottili. Altra caratteristica di queste particolari costruzioni sono i tetti aguzzi e possenti, che fanno apparire piccolo il resto della costruzione. Erette tra il diciassettesimo ed il diciottesimo secolo sulla base di edifici ormai scomparsi, le chiese lignee sono tutte affiliate alla chiesa ortodossa rumena e, sebbene concentrate principalmente nella zona di Maramures, sono presenti in tutta la Romania.

L’utilizzo del legno per la costruzione degli edifici religiosi deriva dal divieto imposto dagli ungheresi di utilizzare la pietra per la realizzazione di chiese ortodosse. Tra le più famose chiese legno Romania troviamo quella di Barsana, eretta nel 1720, quella di Budesti – Josani, costruita nel 1643, e quella di Desesti, realizzata nel 1770. Insieme ad altri tre, questi edifici fanno parte di un’eredità che l’Unesco ha voluto salvaguardare e tutelare, dichiarandoli nel 1999 Patrimonio dell’Umanità. La particolare architettura religiosa, la tecnica costruttiva esclusivamente in legno e le raffigurazioni religiose in stile naif all’interno sono una importante testimonianza della particolare espressione di architettura tipica di questa zona della Romania, che purtroppo rischia di andare perduta per sempre se non verranno effettuati interventi di recupero, come riportato dal World Monuments Fund in un recente elenco.