Weekend nei borghi abbandonati d’Italia: la Campania e la Basilicata

Un tempo questi borghi erano ricchi di vita. Ora sono una testimonianza storica del nostro glorioso passato

I borghi abbandonati in Basilicata, in Campania e nel Sud Italia sono molti. In tutta Italia se ne contano addirittura 6mila. Partendo dalla cittadina di Brienza, in provincia di Potenza, si può andare alla scoperta della rocca medievale visitabile solo pochi giorni l’anno. Il custode del castello Caracciolo e dell’antica cittadella longobarda è il detentore delle chiavi del cancello di quello che un tempo era un borgo vivacissimo. Un’antica tradizione attribuisce al castello 365 stanze, una per ogni giorno dell’anno. Colpisce il visitatore con il suo fascino immediato e misterioso che fa di Brienza uno dei centri di origine medievale più interessanti del mezzogiorno.

Il tour dei borghi abbandonati della Basilicata prosegue verso Craco, vicino a Matera. Craco ha iniziato a spopolarsi dal 1960 e oggi è un borgo pressoché disabitato: divenuto paese fantasma simbolo del nostro Paese, ha fatto da scenografia a numerosi film, tra gli altri ricordiamo Basilicata coast to coast e Agente 007 – Quantum of Solace.

La tappa successiva è a Sant’Arcangelo (PT). Nel 1954, una frana di impressionanti proporzioni portò via tutto il paese. Le case ora sono vuote, alcune sono in uno stato di quasi totale di abbandono, ma la cosa più grave è che gli abitanti sono stati costretti a trasferirsi a San Brancato.

Il tour dei borghi abbandonati del meridione prosegue in Campania. In provincia di Salerno, si possono visitare i borghi abbandonati di Roscigno e di Romagnano al Monte. Roscigno Vecchia sorge sui monti Alburni e il suo spopolamento è dovuto alla franosità del terreno che ha reso la zona molto pericolosa. Prima del definitivo abbandono, il paesino fu ricostruito più volte ma non ci fu nulla da fare per salvarlo.

Il borgo di Romagnano si trova in una zona altamente sismica. Infatti, venne danneggiato ripetutamente da eventi sismici fino al terremoto del 1980, quando il paese venne completamente abbandonato e ricostruito a 2 chilometri di distanza.

Un tempo questi borghi erano ricchi di vita. Ora sono una testimonianza storica fondamentale per comprendere il nostro glorioso passato. I borghi, o quel che ne è rimasto, sono comunque sopravvissuti negli anni grazie alla loro posizione sicura sulle montagne e in quanto lontani dalle grandi rotte commerciali