Vicino a Bologna c’è un castello incantato: Rocchetta Mattei

Sull’Appennino tosco-emiliano c'è un castello che sembra uscito da una fiaba

Su questo sperone di roccia in Emilia Romagna, nel comune di Grizzana Morandi a un’ora da Bologna, sul luogo dove in seguito venne costruito il castello di Rocchetta Mattei,  anticamente sorgeva l’antica rocca di Savignano Lungoreno, appartenuta a Matilde di Canossa e distrutta nel 1293.
Un sito che risorse a nuova vita nel 1850, quando Cesare Mattei acquistò il terreno dove sorgevano le rovine e nello stesso anno pose la prima pietra di un castello, che avrebbe preso il nome di “Rocchetta” e che avrebbe assunto sembianze fiabesche, con cupole moresche, decorazioni orientali, scale escheriane, soffitti a stalattiti e un ippogrifo a montare di guardia all’ingresso del castello incantato.

Mattei, nato da famiglia benestante, era stato tra i fondatori della Cassa di Risparmio di Bologna nonché deputato in Parlamento. Appassionato di elettromeopatia, una medicina alternativa, decise di costruire il castello, seguendone personalmente i lavori, per soggiornarvi e per farne una base per i propri esperimenti. Che ebbero una certa notorietà, visto che furono citati anche da Dostoevskji ne I fratelli Karamazov: “Ma che filosofia e filosofia, quando tutta la parte destra del corpo mi si è paralizzata e io non faccio che gemere e lamentarmi. Ho tentato tutti i rimedi della medicina: sanno fare la diagnosi in maniera eccellente, conoscono la tua malattia come il palmo delle loro mani, ma non sono capaci di curare. Disperato, ho scritto al conte Mattei a Milano, che mi ha mandato un libro e delle gocce, che Dio lo benedica“.

Si narra che nella residenza trovarono ospitalità principi e sovrani, tra cui lo Zar Alessandro II di Russia. Fin qui i tempi d’oro di Rocchetta Mattei; in seguito, la decadenza. Durante la seconda guerra mondiale il castello venne saccheggiato e i suoi arredi andarono persi; la residenza infine venne abbandonata. Gli eredi di Mattei tentarono di donarla al Comune di Bologna, che rifiutò. Negli anni Sessanta il castello fu trasformato in un ristorante albergo, che chiuse nel 1989.

Ed ecco un nuovo periodo di decadenza, finché nel 2006 Rocchetta Mattei viene acquistata dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna e dal 2015 finalmente riaperta al pubblico.
Il castello si può visitare il sabato e la domenica solo su prenotazione. È possibile prenotare online direttamente dal sito di Rocchetta Mattei.