Scoprire i Nebrodi: le cose da sapere

I Nebrodi rappresentano il massiccio montuoso più importante dell'Appennino siciliano

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SiViaggia

Redazione

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L’estensione territoriale dei Nebrodi è delimitata dall’Etna e dai fiumi Alcantara e Simeto. Rappresentano l’itinerario principale del parco omonimo, che rappresenta l’area più verde della regione. Questi si snoda per circa 80 km lungo la dorsale montuosa, con diversi dislivelli, nella quale è possibile ammirare paesaggi di rara bellezza, nei quali si alternano panorami sul mare ad una fitta vegetazione nella quale è prevalente la macchia mediterranea. E’ possibile sviluppare diversi itinerari alla scoperta di questo paesaggio, sia a piedi che in bicicletta, avendo come punti di riferimento i due principali centri abitati: Mistretta e Floresta. Indipendentemente da quale si scelga, avremo comunque un fascino particolare nell’attraversare zone naturali di imparagonabile bellezza all’interno delle quali si incastonano borghi caratterizzati da tradizioni e culture uniche.

La prima tappa del nostro viaggio in Sicilia parte da un piccolo laghetto denominato Urio Quattrocchi per proseguire lungo un sentiero pietroso ai margini del bosco che permette di ammirare ampi panorami. Ci si immerge quindi nella fitta vegetazione boschiva per arrivare alla radura di Piano Cannella che apre la strada verso il borgo di Portella dell’Obolo. A questo punto, l’itinerario può seguire due diverse strade, entrambe ricche di vegetazione e di paesaggi stupendi. Seguendo il sentiero lungo la dorsale si entra in una splendida faggeta per arrivare alla radura Piano Contrasto dalla quale è possibile, in condizioni meteorologiche caratterizzate da aria nitida, di ammirare le isole Eolie. Di qui si scende senza difficoltà verso l’area attrezzata di Fontanza Mucciata per una breve sosta.

La visita al parco delle Nebrodi continua ancora tra sentieri ricchi di vegetazione boschiva e ampie radure per guardare scorci paesaggistici di rara bellezza. Vale la pena soffermarsi brevemente anche sulle tradizioni tipiche di due borghi di questa zona: Castel di Lucio e Basicò. Qui nei mesi estivi si tiene la sagra della provola delle Nebrodi. Si tratta di un tipico formaggio a pasta filata, della forma di un caciocavallo, che può arrivare fino ai 5 kg di peso. La realizzazione avviene dal casaro tramite una manipolazione della pasta filata simile a quella che effettua il panettiere con il pane. Si tratta di un prodotto tipico dal sapore unico ed inimitabile. La passeggiata all’interno del parco permette di ammirare inoltre la fauna tipica del posto, quali il tasso bacato e gli uccelli acquatici.