Questa città della Romagna nasconde una seconda città

Sottoterra ci sono labirinti, corridoi, stanze e nicchie, la cui origine è a tutt’oggi misteriosa

Santarcangelo di Romagna supera di poco i 20mila abitanti, si trova della provincia di Rimini, al confine con la provincia di Forlì-Cesena. Si estende sul Colle Giove ed è bagnata da due fiumi, l’Uso e il Marecchia. Dal XIII secolo il comune fu dominato dalla famiglia dei Conti Balacchi, per essere poi spodestata dai Malatesta durante i primi decenni del XV sec.

Questo piccolo comune nasconde una seconda città: essa si trova sottoterra ed è costituita da un labirinto di corridoi, stanze e nicchie, la cui origine è a tutt’oggi misteriosa. Dall’interno del colle si diramano 153 ipogei artificiali, distribuiti su tre livelli collegati tra loro tramite pozzi e scale, a cui si accede generalmente tramite case private.

Sono state censite due tipologie differenti: la prima consiste in corridoi di 1,20 metri di larghezza e 2 metri di altezza, con nicchie laterali a “pettine”, mentre la seconda racchiude stanze rettangolari o circolari e colonne a volta o a cupola.

Sul loro utilizzo esistono varie ipotesi: secondo la prima sarebbero state impiegate come cantina per la conservazione di vini e alimenti, ma secondo altre sarebbe stato riduttivo, per complessità e perfezione, un uso così limitato. E una tale perfezione architettonica, in forme e materiali, comproverebbe la teoria del loro utilizzo come luogo di culto.

Dopotutto, sempre in Italia, è accaduto in altri casi che monaci eremiti si siano rifugiati in clausura in grotte naturali o ipogei. Ed ecco che si suppone un uso delle gallerie come mitrei, templi dedicati al Dio Mitra, ideali per percorsi iniziatici e per rituali antichi di cui sono stati tramandati miti e leggende. O forse sono stati tenuti qui culti segreti massonici, teoria che spiegherebbe le nicchie spesso di numero dispari.

E le considerazion in tal senso si sprecano: la grotta simbolo dell’utero materno, le gallerie che conducono alla luce come alla vita durante il parto, il colle Giove come pancione della Terra. E il suo labirinto rappresenta gli enigmi della vita, alla ricerca della conoscenza.

Le grotte più misteriose sono la Grotta Contradina, la Grotta Felici e la misteriosa Grotta delle Monache. L’unico ipogeo visitabile, però, è quello della Grotta Contradina, prenotando una visita tramite la Pro Loco Santarcangelo. Per un viaggio nel passato e nei più affascinanti misteri d’Italia.