Solo 33 abitanti per Morterone, il Comune più piccolo d’Italia

Un borgo tra i monti della Lombardia è il luogo dove si sono rifugiate pochissime persone. Ora però stanno arrivando i primi turisti

Benvenuti a Morterone, nella provincia di Lecco, il più piccolo comune italiano per popolazione. A meno di 80 chilometri dalla popolatissima Milano. Dimensioni piccolissime per il centro abitato e pochi abitanti. Secondo l’ultimo censimento sono 33 le persone che vi abitano.

Sono soprattutto persone anziane, e pochissime coppie giovani che hanno preferito crescere i propri figli in un mondo a parte, lontano dalle metropoli o dalle grandi città. Quasi un’altra dimensione. L’età media dell’esigua popolazione è di 48 anni e il tasso di natività è pari allo zero.

Nel piccolo paese di Morterone, appartenente alla Comunità Montana della Valsassina, servizi e strutture sono presenti in parte: la chiesa c’è, ma mancano le scuole. E i bambini devono spostarsi a Ballabio o a Lecco con mezzi pubblici o privati, percorrendo la difficoltosa strada che raggiunge il piccolo Comune costeggiando le pendici del monte Due Mani. Ai piedi di Morterone una valle, quella di Remota (nome azzeccatissimo, peraltro), che confluisce con la Val Bordesigli nella Val Taleggio, al confine con la provincia di Bergamo.

Si contano soltanto una dozzina di case, poste in Morterone centro, un tabaccaio, un negozio di alimentari, un ambulatorio e un ristorante, che però è sempre aperto. Anche il cimitero qui è piccolissimo. Il postino suona solo una volta, solo un giorno: il lunedì. Nel silenzio idilliaco di questo piccolo borgo potrete trovare anche scorci naturali e sentieri rupestri dove avventurarvi in suggestive passeggiate. Questi paesaggi incontaminati stanno attirando i primi turisti che, specialmente d’estate, amano fare trekking ed escursioni naturalistiche.

Numerose sono le frazioni che compongono l’abitato, che un tempo si estendeva nello spazio raggiungendo frazioni di maggiore e minore importanza. Olino, Medalunga, Frasnida e Zuccaro quelle principali: la prima per la sua macelleria, la seconda per l’osteria e la terza per il mercato. E poi Bosco, Bruga Alta, Bruga Bassa, Bruga di Mezzo, Cappelletta, Carigone, Castegna, Centro, Cornelli, Costa, Costa dei Muli, Curolt, Due Orti, Foppa, Fraccia, Fraccio, Gas, Lungo, Monte Cucco, Morsura, Passo del Pallio, Piana, Piano di Costa, Pra Giacomo, Preacone, Selvano. E tante altre ancora, molte delle quali ormai disabitate. Qui ormai non si contano più neanche i “quattro gatti”…