Messina e la festa dei giganti: rievocazione di un antico amore

La festa dei giganti di Messina è una delle più popolari di tutta la Sicilia, vediamo insieme di cosa si tratta

La festa dei giganti a Messina si svolge ogni anno nelle date del 13 e 14 del mese di agosto, i protagonisti sono Mata e Grifone. I due giganti rappresentano due figure simpatiche: Mata, la bella signora del Camaro, un villaggio vicino alla città di Messina, e il Grifone invece è il grande moro proveniente dall’Africa.

Queste due figure, nell’immaginario popolare, ritraggono i mitici genitori della stirpe peloritana. Il Grifone era un moro, di colore bruno e con una folta barba che caratterizzava il suo viso, mentre Mata era una donna di un quartiere non lontano dal porto appena fuori le mura dell’antica città di Messina, molto prosperosa e bella. Le due statue colossali vedono Mata vestita con vestiti di colore rosso e azzurro, mentre il Grifone è caratterizzato da un mantello rosso ed un armatura di colore grigio scuro, una mazza e uno scudo.

Queste due grandi statue a cavallo un tempo, venivano trasportate a spalla da tanti portatori con delle grandi staffe, mentre oggi vengono trainate da due grossi carrelli con le ruote. La sfilata un tempo era accompagnata dal suono di diversi strumenti, tamburi, trombe e le antiche “ciaramedda e brogna” due strumenti tipici della zona. Tanti i figuranti che seguivano la sfilata e improvvisavano degli spettacoli che allietavano la sfilata e tutti coloro che prendevano parte ad essa.

Intorno a queste due figure sono nate tante leggende, la versione più curiosa e più conosciuta racconta una storia risalente all’anno 964 circa. In quel periodo il moro Hassam Ibn-Hammar era sbarcato nelle coste di Messina per saccheggiare i villaggi della zona tra Camaro e Dinnamare. Durante una di queste scorribande, il moro vide una fanciulla di nome Marta (Mata) e si innamorò. Il padre, un tale di nome Cosimo II il Coltellaccio, contrariato da questa storia decise di non dare al musulmano sua figlia in sposa. I genitori di Marta decisero di nasconderla in un luogo segreto per evitare che Hassam la trovasse, ma gli uomini del moro riuscirono a scovarla e rapirla, consegnandola al loro capo in trepidante attesa. La fanciulla si chiuse in un lungo e assordante silenzio; solo quando il moro si convertì al cristianesimo, Mata ricominciò a parlare e decise di prendere in sposo il Grifone.

Chi nel suo viaggio si trova a Messina nelle giornate del 13 e 14 agosto, rivive questa storia d’amore, per una festa tra le più sentite della città.