Mantova, tutta da scoprire

La città più romantica del mondo

La sua bellezza ha ispirato molti poeti e artisti, primo fra tutti l’autore latino Virgilio. Cantata da Torquato Tasso, definita dallo scrittore inglese Aldous Huxley come “la città più romantica del mondo” ed esaltata dall’Unesco, Mantova è sicuramente una delle più belle perle artistiche italiane. Apprezzata in tutto il mondo per il Festivaletteratura, la manifestazione nata per divertirsi pensando, che trasforma per cinque giorni di settembre, da ormai 12 anni, piazze, palazzi, chiostri, chiese, musei, cinema e teatri della città dei Gonzaga in luoghi di incontro fra autori e lettori; da sempre è famosa per le sue bellezze architettoniche, testimonianze del suo ricco e glorioso passato.

Alzi la mano chi non conosce la Camera degli Sposi, situata all’interno di Palazzo Ducale (in piazza Sordello, trentaquattro mila metri quadri e oltre cinquecento stanze). Il capolavoro assoluto di Andrea Mantegna è, però, solo il punto di partenza per un viaggio alla scoperta di questa città, perfetta da visitare a piedi, in bici o in barca sui laghi (formati dal Mincio), che la circondano nella parte settentrionale, come ebbe a dire Baudelaire “un mondo addormentato in una calda luce” (per un tour insolito della città, con un occhio alla storia, all’arte e alla buona tavola consultare il sito di Mantova Tourism).

A Palazzo San Sebastiano si può ammirare, infatti, la copia, quasi perfetta, dei Trionfi (gli originali sono a Hampton Court, a Londra) che il grande maestro rinascimentale realizzò per Ludovico II Gonzaga. Il museo conserva anche notevoli cicli di affreschi, come le imprese gonzaghesche del Crogiolo, del Porcospino, del Sole. Da non perdere, la Camera de’ Brevi dove i lavori di restauro recentemente eseguiti hanno permesso di scoprire e riportare alla luce, nell’aprile 2008, la decorazione della volta di questa stanza al primo piano del Palazzo.

Tra gli altri tesori della città lombarda da scoprire ci sono la Rotonda di San Lorenzo, in piazza delle Erbe, la più antica chiesa cittadina (edificata alla fine del XI secolo) di forma circolare, sul modello di quella che Costantino aveva fatto realizzare a Gerusalemme, nel luogo del sepolcro, dal quale il Cristo resuscitò. E ancora Palazzo D’Arco, un elegante edificio neoclassico oggi sede della Fondazione omonima, e Palazzo Te, altro capolavoro di architettura progettato da Giulio Romano. La Sala dei Giganti, dei Cavalli e di Psiche sono le stanze più conosciute della celebre villa, oggi sede del Museo Civico, anche se la vera chicca è l’Appartamento del Giardino Segreto, luogo privato di contemplazione e di riposo, ornato da dipinti e rilievi allusivi alla cultura e alle virtù del mondo classico.

Un viaggio a Mantova non può non concludersi con una scappata ai luoghi legati al grande Tazio Nuvolari, l’imprendibile Mantovano Volante. Dalla Chiesa di Sant’Andrea (sorta su progetto di Leon Battista Alberti) dove si celebrarono i suoi funerali, passando per la casa dove visse gli ultimi anni di vita, il cui muro esterno s’ispira ai vecchi box del Nurburgring, dove il campione automobilistico vinse nel 1935. Il viaggio alla ricerca di curiosità continua con il Teatro Scientifico del Bibiena che fu inaugurato da Mozart, appena quattordicenne e porta la firma di Antonio Galli Bibiena. E ancora la Casa di Rigoletto, buffone di corte Gonzaga, il cui piccolo cortile interno accoglie la scultura del Rigoletto, opera di Aldo Falchi.

Merita una visita anche la vicina Sabbioneta, anch’essa inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità, che non ha perso il fascino del tempo e conserva preziosi monumenti come il Teatro Olimpico, la Galleria degli Antichi e il fastoso Palazzo Giardino, consacrato all’otium. Tutto questo girovagare ovviamente dopo aver gustato un buon piatto di tortelli alla zucca, bagnato con un bicchiere di Lambrusco. Ovviamente mantovano.