Il fiume Po visto da vicino

Visitare il Parco del Delta del Po durante il festival che lo celebra: Primavera Slow

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SiViaggia

Redazione

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Ci sono momenti dell’anno in cui si sente più forte che in altre la voglia di natura. Tutta colpa della primavera, che invita a uscire, a stare all’aperto, a scoprire e riscoprire gli angoli più verdi e rilassanti d’Italia, prima che il caldo ci faccia desiderare il mare. Ci sono luoghi – poi – in cui ogni stagione è magica, ma che con a inverno chiuso mostrano il loro lato più allegro e colorato. Uno di questi è il Delta del Po, che nel suo versante emiliano offre anche la possibilità di fare un assaggio di spiaggia. Si può così decidere di visitare il Parco durante il festival che lo celebra – Primavera Slow 2016, con tantissime iniziative dedicate alla scoperta del fiume e al birdwatching. Dal 19 marzo al 26 giugno: 14 settimane di eventi dedicati al birdwatching e al turismo naturalistico, alla fotografia naturalistica, al cicloturismo, al turismo fluviale, all’enogastronomia, alle tradizioni e cultura, alla didattica ambientale, al turismo sportivo “en plein air” nel Parco Delta del Po – Riserva di Biosfera MAB UNESCO

Questo è un paradiso per gli appassionati di paesaggio lacustre e i birdwatcher, ma anche non conosce l’ambiente del Delta resterà piacevolmente stupito dalla varietà di uccelli e di flora della zona. Ci sono tre diversi percorsi, attrezzati con schermature e torrette per l’avvistamento dell’avifauna e pannelli descrittivi: il “Grasèla” è dedicato alla flora delle saline, è lungo circa 250 m e costeggia parte del perimetro esterno delle vasche, fino ad arrivare a un capanno di legno per l’avvistamento dell’avifauna; “La via dei nidi” è dedicato all’avifauna e si percorre lungo un sentiero di circa 500 m; “L’argine delle Tamerici” è invece dedicato alla storia di Cervia. Se il tempo è clemente, l’ideale è prenotare l’escursione naturalistico-gastronomica in barca nella Salina con tanto di sosta al vecchio capanno dei salinari e merenda a base di prodotti tipici al sale dolce di Cervia (pregiato sale integrale dal gusto delicato e dal 2004 anche presidio Slow Food,). Ma sono tanti i percorsi enogastronomici della tradizione proposti, con vari ristoranti che per l’occasione offrono menù degustazione a prezzi promozionali. Del resto qui in Emilia il cibo è una cosa seria, e ritorna persino nei laboratori organizzati per i più piccoli, che impareranno a fare con le loro mani la mitica piadina. A stomaco pieno, sarà poi piacevole assistere a una visita guidata in dialetto romagnolo ai Magazzini del Sale, uno dei più felici esempi di archeologia industriale riconvertiti in luoghi di cultura e di incontro. Quando il pomeriggio muore e il cielo prende il rosa e il rosso dai fenicotteri del Delta, si può decidere di partecipare a “Tramonto in Salina“, un’escursione a piedi avvolti in un’atmosfera davvero magica e suggestiva.

Ma Cervia è anche – e per i più soprattutto – una cittadina di mare tra le più amate della riviera romagnola. Lontana dal caos e dalla folla, più dedita al relax e al benessere che al divertimento – ma non per questo meno vivace -, perfetta per le famiglie, negli anni questa destinazione ha saputo ritagliarsi la sua “nicchia” di pubblico nel pur ricco panorama di offerte della zona. La costa Cervese (che comprende anche Milano Marittima, Pinarella e Tagliata) ha una vocazione e una tradizione naturalistica che affonda le sue radici fin nelle origini della città, citata anche da Dante nella sua Commedia, che un tempo era circondata da boschi e da foreste: ancora oggi la secolare pineta di Milano Marittima si estende per circa 260 ettari. La qualità e la quantità delle infrastrutture è del livello – altissimo – tipicamente romagnolo: strade pulitissime, spazi verdi attraversati da percorsi di jogging e bicicletta, aree gioco sicure per i più piccoli. E poi c’è il mare, che è l’Adriatico, con i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi estimatori e i suoi denigratori: lunghe e profondissime spiagge di sabbia dorata, acqua che si è meritata la Bandiera Blu e con fondale dolcemente digradante, servizi balneari al top.Questo poi è il mare ideale per le mezze stagioni. Appisolarsi sulla sdraio di uno stabilimento dopo aver ben mangiato (magari un bel piatto di cappelletti, tagliatelle o strozzapreti -, soffrire né del caldo né dell’affollamento dell’alta stagione è impagabile.