I posti migliori per trovare i funghi nel 2016

Touring Club consiglia le zone dove concentrare la ricerca dei funghi per questa stagione

La stagione autunnale è ormai entrata nel vivo, i boschi si riempiono dei colori e dei profumi caratteristici, castagne nei ricci e funghi nascosti tra le foglie. In questo periodo molte persone si improvvisano cercatori e vanno a caccia dell’ambito bottino. La raccolta dei funghi, va ricordato, è regolamentata in maniera diversa regione per regione, per mettersi in regola meglio controllare quale sia la normativa e se serve un eventuale tesserino per la raccolta.

Archiviate le questioni burocratiche si deve seguire un elemento chiave nella raccolta dei funghi, la condizioni meteo. Perché nascano i funghi devono susseguirsi queste fasi: prima una pioggia omogenea con nebbia, poi alcune giornate di sole pieno e quindi dovrebbe seguire una fase umida e priva di vento.

A questo punto non resta che scegliere quale sia la zona della raccolta. Anche se dicono quest’anno le premesse non sono incoraggianti, il caldo estivo si è protratto fino a metà settembre con scarsa umidità del terreno. Nel giro di qualche giorno la condizione può cambiare, in corrispondenza di giornate piovose e umide. Il Touring Club consiglia quali sono le aree giuste per la stagione 2016.

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Dove è meglio recarsi? Partendo dal Nord Ovest si può andare in cerca di funghi nella zona di Donnas, la patria del primo vino DOC valdostano, nella bassa valle d’Aosta. In Piemonte si potrebbero trovare funghi nelle zone del Monferrato, Canavese, Biellese, in Valsesia e Val d’Ossola, fino ai rilievi che sovrastano il Lago Maggiore. In Liguria si può esplorare la zona alle spalle di Imperia e Savona, l’entroterra di Pieve di Teco nella valle del torrente Arroscia, e Bardineto in val Bormida. Nel levante ligure, al confine con la Toscana, la raccolta si può concentrare in Lunigiana.

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Anche le valli lombarde si trovano i boschi di faggio e castagno ma anche le abetaie, come in Valsassina, sul versante orobico della Valtellina, nell’Oltrepò Pavese ma anche in Val Camonica e nelle valli della bergamasca. Spostandosi sul versante orientale delle Alpi, in Trentino i cercatori battono la Val di Non, la Val di Sole e la Val Rendena, ma anche la Val di Fiemme e l’altopiano della Paganella. In Alto Adige il Touring Club consiglia la bassa Pusteria e la Val Venosta. In Veneto l’area Bellunese con i boschi del Cadore, del Cansiglio, gli altopiani di Asiago e dintorni, le valli dei Lessini; in Friuli-Venezia Giulia il Tarvisiano e le valli di Tolmezzo. In Emilia-Romagna, infine, la Val di Taro con la zona di Berceto.

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Le zone appenniniche del Centro e Sud Italia, con le ultime perturbazioni sembrano essere meno critiche per la raccolta dei funghi. La raccolta dovrebbe concentrarsi nell’area del Monte Amiata, in Umbria nella zona di Terni, nelle Marche in particolare attorno al Monte Catria, Nerone nel parco dei Monti Sibillini. Per chi invece vive più a Sud la ricerca può cominciare dai Monti della Laga, nel Teramano, e nella Marsica (L’Aquila). Nel parco nazionale del Cilento e nella zona del Lago Laceno (Avellino). In Basilicata la zona di Potenza e Aliano, in Calabria le zone montuose della Sila.