Altro che Halloween: le feste dedicate a spiriti e fantasmi

Come si svolgono le feste dedicate al culto dei morti: dalla Festa del Fantasma Affamato a El Dia de los Muertos

Ottimi rivali per la festa ormai più famosa al mondo dedicata ai defunti.  Infatti il culto dei morti è largamente diffusa nel mondo con rituali eccentrici e davvero particolari, che certo non sono da meno rispetto alla famosa festa americana di Halloween.

E’ Skyscanner a guidarci per questi luoghi, ed il primo che ci presenta è l’Hungry Ghost Festival in Cina (si tiene in una data variabile a seconda del calendario cinese). Ecco che qui per usanza vengono messi cibo e acqua dinanzi alle foto dei familiari mentre la fanno da padrona le lanterne che dovrebbero guidare il percorso dei defunti.

Non da meno il Festival del Fantasma Affamato che cade nel Settimo mese del calendario cinese, quando si pensa che gli spiriti possano istituire un rapporto più profondo con i “vivi”. E’ il tempo dell’anno quando i fantasmi sono lasciati liberi di vagare sulla Terra e di visitare le case dei loro parenti. Il fatto è che arrivano anche quelli che, solitamente, dimorano all’inferno.

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Andiamo in  Messico e America Latina ed ecco El Dia de los Muertos, certamente la più famosa dopo Halloween. Anche questa si celebra a novembre, con altari dedicati e sepolture con cimeli un tempo amati dai defunti. C’è poi la tre giorni di Festival giapponese detto Obon: un’osservanza buddhista dedicata agli spiriti degli antenati. La festa si tiene in luglio o in agosto e la particolarità si trova in queste lanterne rosse appese o messe a galla per vie navigabili: davvero suggestivo.

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In Bolivia ecco il Dia de los ñatitas anche conosciuta come Giornata dei Teschi che deriva da una tradizione per la quale i teschi vengono tenuti in casa a vegliare e proteggere sulla famiglia. Durante la festa vengono adornati con corone di fiori ed offerte. Per celebrare il raccolto invece la Corea con il suo Chuseok celebra gli antenati e li ringrazia per l’abbondanza con cerimonie commemorative. Anche qui le tombe dei familiari vengono sistemate con abiti tradizionali mentre i coreani si dedicano a giochi e riti apotropaici.

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Non mancano gli haitiani che nel giorno che viene conosciuto come Ghede celebrano una tradizione vodoo sempre in concomitanza con la cattolica festa di Ognissanti. Qui viene svegliato il Dio della morte Baron Samedi con musica ad alto volume e i volti si dipingono di bianco per simulare il pallore dei morti: impressionante. Ecco infine in India il Pitru Paksha, un  periodo di 16 giorni in cui si onorano gli antenati secondo la mitologia Indù, per tre generazioni di defunti. Paese che vai, festa dei morti che trovi…