I grandi Parchi Nazionali americani: il Grand Canyon e la Death Valley

Tappe obbligatorie per chi fa un viaggio nel sud-ovest degli Stati Uniti, lontano dalle grandi città

Gli Stati Uniti non sono soltanto grandi metropoli piene di grattacieli, sono anche grandi praterie e meravigliosi parchi naturali. Un viaggio negli stati del sud-ovest non può prescindere da un’escursione al Grand Canyon e nella Death Valley.

Il Grand Canyon si trova nel nord dell’Arizona, all’interno del Grand Canyon National Park, uno dei primi parchi naturali creati negli USA. E’ una gola gigantesca, creata dal fiume Colorado in oltre 5 milioni di anni e profonda fino a 1600 metri per una lunghezza di quasi 450 chilometri. I punti più stretti sono larghi circa 500 metri, mentre la massima apertura arriva a 27 chilometri.

Gli scenari sono spettacolari e indimenticabili, grazie agli innumerevoli colori delle rocce e alle intricate spaccature che si sono formate nel corso degli anni. Per visitarlo, l’ideale è prenotare un’escursione in elicottero o con un piccolo aereo per poter ammirarne la maestosità dall’alto e volare tra le pareti scoscese. Poi è obbligatorio scendere in uno dei numerosi punti di osservazione per rendersi conto dal vivo dell’immensità del canyon, magari sullo Skywalk, l’anello di ferro sospeso nel vuoto.

La Death Valley, invece, si trova sul confine tra Nevada e California, a sud-ovest della Sierra Nevada. Si tratta di un deserto con numerosi punti al di sotto del livello del mare (85,5 metri il punto massimo) ed uno dei luoghi più caldi e secchi del pianeta. Nel 1913, nella Gola della Fornace, si sono raggiunti i 56,5 gradi centigradi, record per l’emisfero occidentale.

Il paesaggio è lunare, arido e cangiante a seconda delle ore del giorno, con rocce multicolore, distese di sabbia e dune con piante e animali unici al mondo. Un contrasto incredibile con le montagne innevate che si innalzano ai lati.