Gli hotel più strani del mondo

Dall'albergo a forma di cane alla ex prigione con le celle

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SiViaggia

Redazione

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«No, questo non è uno di quei design hotel alla moda… – avverte la pagina web del Propeller Island City Lodge di Berlino – piuttosto un pianeta privato, basato tutto sul gusto del suo inventore. Qui niente è stato comperato, ogni costruzione è un pezzo unico. Tutto è vero e tutto ha una sua funzione, niente è «fake» (falso), niente è decorazione nuda. Nessuna plastica o cartongesso. Niente è colorato, bensì composto in colori forti. La City Lodge è intensa, silenziosa e sorridente, un’opera d’arte d’insieme, incluso sculture sonore». Risultato di questo manifesto, camere di hotel oniriche e assurde dove magari non sarà facile riposare, ma che sicuramente l’ospite non dimenticherà. Come la stanza degli specchi: un semplice letto avvolto da muri riflettenti (per un effetto francamente più inquietante che sexy), o quella in cui si dorme dentro a una bara, o su un letto sospeso nel vuoto.

Non è questo l’unico hotel “strano” del mondo. C’è The Dog Bark Park Inn, nello stato dell’Idaho (Usa): un edificio a forma di cane da caccia – di razza beagle per essere precisi – anche in questo caso creato da due artisti. Per provare l’ebbrezza, per così dire, di una notte in gattabuia, c’è The Old Mount Gambier Gaol, a Mount Gambier, in Australia, un ex prigione trasformata in budget hotel senza apportare sostanziali modifiche architettoniche. Altro hotel, altra galera: è l’Hostel Celica di Ljubljana in Slovenia, anche in questo caso un penitenziario riconvertito.

The Hobbit Motel, (Woodlyn Park, Waitomo), in Nuova Zelanda è tutto ispirato al Signore degli Anelli, come si può intuire dal nome. Sull’acqua e inaspettatamente chic, il Crane Hotel di Harlingen, in Olanda, è ricavato da una piattaforma-gru per sollevare i cargo. Se infine passate per il Paese del Sol Levante, non potete perdervi l’esperienza tutta giapponese di soggiornare in una “capsula”, ad esempio al Green Plaza Shinjuku Capsule Hotel di Shinjuku, vicino a Tokyo. All’arrivo, dopo che avrete lasciato le scarpe in un cassettino, vi verrà indicata la vostra capsula e consegnato un pigiamino, con cui potrete girare liberamente per tutta la struttura e persino mangiare al ristorante.