Alla scoperta delle Isole Fiji

Un angolo di mondo dove il blu del cielo, il verde di monti e foreste e il bianco delle spiagge si riflettono nel mare dalle mille sfumature

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SiViaggia

Redazione

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Quando si pensa ad un luogo idilliaco, costellato di litorali bianchissimi, barriere coralline e acque dalle mille sfumature di blu, spesso fanno capolino nella mente le Isole Fiji. Un punto del mondo lontano e incontaminato, sul quale viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo trovano la realizzazione di tutte le loro più belle aspettative. La natura prorompente delle isole non delude mai, e l’accoglienza che la popolazione delle Fiji riserva ai suoi visitatori ne fa un vero e proprio paradiso in terra. Scopriamo di più di questo arcipelago dell’Oceania, una favola nel cuore del Pacifico.

Cosa vedere alle Isole Fiji

Le isole Fiji sorgono dall’oceano a circa quattro ore di volo dall’Australia e due dalla Nuova Zelanda. L’arcipelago è composto da ben 322 isole, di cui solo 106 sono però abitate mentre le altre sono poco più che isolotti incontaminati. La popolazione si concentra principalmente su due delle isole più importanti, ossia Vanua Levu e Viti Levu, sede anche dell’aeroporto internazionale di Nadi.

Cosa vedere a Viti Levu

La capitale di Viti Levu è Suva, ed è una delle tappe da includere assolutamente durante un soggiorno alle Fiji. Cuore commerciale dell’isola e centro più esteso di tutto l’arcipelago, Suva affianca ai suoi edifici coloniali palazzi iper moderni, e resta sospesa tra passato e futuro in un mix di suggestioni. Le influenze indiane ed europee si mescolano nell’artigianato locale, nella cucina e nella cultura e rendono Suva un luogo unico al mondo. Da non perdere in città una visita al Fiji Museum, che ripercorre magistralmente la storia delle isole, ed i celebri Thurston Gardens, una piccola e meravigliosa oasi botanica in città. A circa 10 chilometri dal centro inoltre il Coloi-Suva Forest Park è una foresta tropicale situata a circa 1800 metri sul livello del mare, perfetta per gli amanti del verde e dei luoghi selvaggi e silenziosi.

Conosciuta anche come Sugar City, Lautoka è il secondo centro cittadino più importante dell’isola di Viti Levu. Il suo appellativo le deriva dalle numerose fabbriche per la lavorazione della canna da zucchero presenti, di estrema importanza per l’economia dell’intero arcipelago figiano. Per esperienze culturalmente immersive, da non perdere il Tempio di Krishna Kaliya, uno dei più importanti templi induisti dell’intero emisfero australe, ed una visita al Lautoka Market, il colorato mercato locale.

Sulla strada che porta invece da Lautoka a Nadi, altro centro sulla costa ovest di Viti Levu, sorge ai piedi dei Monti Sabeto il Giardino del Gigante Dormiente. Il giardino nacque come luogo privato nel 1977, voluto dall’attore Raymond Burr, ma è ora aperto al pubblico e prende il suo curioso nome dalla forma della collina che lo ospita che somiglia al profilo di un gigante addormentato.

Le spiagge di Viti Levu

Non sono molte le spiagge che godono di fama internazionale a Viti Levu, e spesso i migliori litorali figiani sono segnalati altrove nell’arcipelago, ma ci sono un paio di punti sull’isola davvero da non perdere se la si visita. Uno è Natadola Beach, a pochi chilometri dalla città di Nadi, una lingua di sabbia fine apprezzata sia dai locali che dai turisti, perfetta per tranquille nuotate tra la costa e la sua barriera corallina oltre che per ammirare tramonti mozzafiato, fare escursioni a cavallo o praticare surf in sicurezza. Altro spot da segnarsi è Sovi Bay: rinomata tra chi è alla ricerca di un luogo sulle isole Fiji dove godersi soggiorni low budget, la lunga spiaggia dorata di Sovy Bay è anche una tra le preferite dai figiani che qui si ritrovano per godersi il mare o pic-nic all’aperto. Non lontano da Sovi Bay si trovano anche le dune di sabbia che costeggiano il fiume Sigatoka, uno spazio di circa 650 ettari, oggi Parco Nazionale protetto grazie alla quantità e varietà di specie animali e vegetali che vi abitano.

L’isola di Taveuni

Le attrazioni naturalistiche non mancano alle Isole Fiji e trasferendosi sull’isola di Taveuni, a nord ovest di Viti Levu, si può esplorare una delle zone più incontaminate e remote delle isole, il Bouma National Heritage Park. Un luogo di rara bellezza, costellato di lussureggiante vegetazione, fiumi e cascate, capaci di rendere una visita a questo parco un’esperienza davvero indimenticabile.

Isole Fiji, le migliori spiagge

Le spiagge delle isole Fiji sono conosciute ed apprezzate nel mondo grazie alla loro straordinaria bellezza, e sulle coste figiane una flora rigogliosa incontra sabbie candide e meraviglie sommerse da acque trasparenti. Un luogo incantato per chi ama praticare snorkeling o immersioni, ma anche solamente per chi si vuole godere del sano relax in un angolo del mondo dove il tempo rallenta come per magia.

Tra le più belle spiagge delle isole principali si trovano la Beqa Lagoon, su un isolotto al largo della costa meridionale di Viti Levu, e lo stretto di Somosomo, a Taveuni,celebre per la varietà di oltre 400 tipi di coralli che popolano i suoi fondali, e per la fauna sottomarina che lo abita, tra cui pesci d’angelo e squali di ogni tipo. Al largo della sponda nord di Vanua Levu si trova poi la Great Sea Reef, una delle barriere coralline più grandi al mondo, dove è possibile immergersi tra pesci colorati, delfini e tartarughe.

Per andare alla ricerca di alcune tra le spiagge più belle delle Isole Fiji bisogna spostarsi sulle isole minori dell’arcipelago figiano, che si dividono principalmente in due gruppi: le Isole Mamanuca e le Isole Yasawa.

Le isole Yasawa: un paradiso nel paradiso

Le isole Yasawa sono una ventina di isole vulcaniche e sono famose nel mondo per le lagune tra le più straordinarie di tutto il pianeta. Le principali sono: Nacula, Nanuya Lailai, Kuata, Nanuya Levu, Tavewa, Waya, Waya Lailai, Naviti, Yasawa e Yaqeta. Richiamano con i loro colori e la loro aria selvaggia il paradiso tropicale da cartolina che ogni viaggiatore sogna di incontrare almeno una volta nella vita. Si trovano qui sia resort di lusso che piccole strutture più genuine e locali, e le isole offrono la concreta opportunità di un tuffo in un sogno. Sull’isola di Nanuya Levu, conosciuta anche come Turtle Island, è stato girato il classico degli anni ‘80 Laguna Blu, mentre Long Beach, sull’isola di Nacula è la spiaggia più celebre del gruppo Yasawa: si trova abbracciata da una florida foresta di mangrovie ed i villaggi locali situati poco distanti permettono di entrare in contatto con la gentile popolazione figiana.

Un altro dei luoghi irrinunciabili delle isole Yasawa è la lingua di terra che collega Waya a Wayasewa, e camminare sulle soffici sabbie di questo piccolo incredibile scorcio di mondo è una delle esperienze più sensazionali si possano fare. Waya è famosa anche per le sue sorgenti termali naturali e tra le escursioni da non perdere su questo piccolo gruppo di isole figiane c’è certamente quella a Ghost Hill, un’imponente roccia che custodisce numerose caverne.

Le Isole Mamanuca, fiore all’occhiello delle Fiji

Sono circa 25 le isole Mamanuca, sempre origine vulcanica e tra le più ambite turisticamente parlando anche grazie al loro clima ventilato. Le loro spiagge sono lambite da foreste di palme da cocco, che si riflettono in acque tra le più trasparenti al mondo. Le principali isole sono Malolo, Castaway, Kadavu Lailai, Malolo Lailai, Beachcomer, Mana, Matamanoa, Treasure, Tokoriki e Yanuya.

L’isola di Malolo, la più grande delle Mamanuca, è lo scenario ideale per fughe romantiche e lune di miele, dove godersi appieno la magia dei tropici ed essere coccolati dai trattamenti di lusso delle strutture figiane. Castaway è invece nota anche come Monuriki, ed è diventata una delle più celebri dell’intero arcipelago figiano dopo aver ospitato il set del film Castaway con Tom hanks nel 2000. L’isola è oggi come allora completamente disabitata e raggiungibile solo in barca, un’ambientazione davvero degna di una pellicola cinematografica.

Uno dei punti migliori dove ammirare i caldi tramonti figiani è certamente Liku Beach, sull’isola di Tokoriki: il suo nome significa infatti “spiaggia del tramonto”, un nome un programma. Liku Beach è una lingua di terra di quasi un chilometro ed ogni giorno al calare della sera diventa un teatro ideale per godersi lo spettacolo del sole che si scioglie lentamente nel mare.

Non c’è in conclusione un solo angolo delle Isole Fiji che non valga la pena di essere esplorato, ed ogni passo mosso su questo arcipelago ammaliante è in grado di imprimere nei ricordi istanti incancellabili.

Isole Fiji: quando visitarle

Le Fiji sono isole tropicali, con un clima caldo e umido ed una temperatura media che resta attorno ai 25° per tutto il corso dell’anno, mentre i gradi dell’acqua si aggirano sui 27° costanti. Il periodo migliore per visitare le Isole Fiji è quello che va dal mese di maggio fino ad ottobre, mentre tra novembre ed aprile le abbondanti precipitazioni rendono questo un periodo da evitare. I mesi di inizio e fine estate sono comunque i più miti, con temperature medie intorno ai 20°, mentre tra giugno e settembre i gradi salgono fino a toccare picchi di 30°.