Un borgo per un weekend: Vogogna e le sue origini celtiche

Vicino a Domodossola, un borgo tipico che nasconde origini misteriose

Il borgo dell’Alto Piemonte è noto per la presenza di una scultura, il “mascherone celtico” in pietra ollare la cui origine ancora è avvolta nel mistero. Forse fu realizzato dalle popolazioni celtiche che si trovavano fin nel Sud della Francia, intorno al VII secolo a.C.

L’oggetto artistico più simbolico dell’antico borgo di Vogogna, che si trova in provincia del Verbano-Cusio-Ossola: il cosiddetto Mascherone, una misteriosa faccia in pietra di tradizione celtica. L’originale è custodito all’interno del Palazzo Pretorio. Questa testimonianza della cultura figurativa, intendeva rappresentare la divinità celtica di Cernunnos, signore dei boschi.

La cittadina ha conservato l’impianto urbanistico e architettonico del borgo medioevale. All’interno del paese è possibile seguire un itinerario che percorre il centro storico e, dal Palazzo Pretorio, sale al Castello Visconteo e quindi alla frazione Ganestredo e alla Rocca. Vogogna è raggiungibile con l’autostrada Voltri-Sempione ed è servita da due linee ferroviarie Milano – Domodossola e Novara – Domodossola.

Vogogna, per la sua collocazione geografica, viene scelto come capoluogo dell’Ossola Inferiore. Il Palazzo Pretorio è stato costruito nel 1348, per volontà di Giovanni Visconti, vescovo di Novara, come sede del Vicario. Si trova ai piedi della scalinata che conduce al castello.

Il Castello Visconteo si trova in posizione sopraelevata rispetto al borgo, nacque come presidio militare a difesa della cittadina di Vogogna, che in quegli anni divenne capitale dell’Ossola Inferiore. E’ caratterizzato da due torri diverse, una semicircolare, alta quasi 20 metri che, fino al 1914, fu utilizzata come carcere, mentre l’altra quadrata, corrispondente al nucleo più antico del castello. Nella piccola frazione di Genestredo le case sono quelle tipiche della zona, costruite in pietra, tra stretti vicoli.

Sulla vetta di una rupe che sovrasta Vogogna, si possono ancora ammirare i resti di una rocca, di origini incerte, sicuramente sorta a scopo difensivo. Parte del territorio di Vogogna è compresa nel Parco Nazionale della Val Grande ed è anche sede dell’Ente Parco. E’ la zona selvaggia più estesa delle Alpi e d’Italia.