La Narni sotterranea, tra mistero e archeologia

La visita guidata nella città umbra può essere condotta anche nei sotterranei dove si nascondono tesori unici

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Redazione

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Narni, piccolo centro nel Sud della regione Umbria, in provincia di Terni, sito su una collina di 240 metri di altezza, è un piccolo gioiello tutto italiano. L’area narnese ospitò popolazioni già dal Neolitico, mentre le prime testimonianze storiche risalgono al 600 a.C.. Nel 299 a.C. fu conquistata dalle truppe romane che la trasformarono in Colonia Latina, con il nuovo nome di “Narnia”.

La città tra il tardo antico e l’alto medioevo fu contesa tra i longobardi ed i bizantini. Il secolo XII fu quello più florido per la sua storia. Poi, nel 1527, i Lanzichenecchi saccheggiarono la città distruggendo gran parte dell’archivio storico. Passeggiare qui significa effettuare un viaggio nel tempo sino al medioevo, tra affreschi, mura, sotterranei, monumenti, cripte, acquedotti, cunicoli e rovine coperte dalla polvere del tempo.

Scopriamoli grazie alle ricerche dell’Associazione Culturale Subterranea, che ci porta alla scoperta di Narni sotterranea. Il percorso inizia dal complesso conventuale di San Domenico con l’ingresso in una chiesa del XII secolo, scoperta solo 30 anni fa, che conserva affreschi tra i più antichi della città.

narni-sotterranea_01_500 Attraverso un varco nella muratura si passa in un locale con cisterna romana, e subito dopo, attraversando un lungo cunicolo, si giunge in una grande sala, quella degli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione, dove ancora si intravedono sulla muratura i segni lasciati dagli strumenti di tortura.

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In una piccola cella piena di graffiti sulle pareti, qualcuno ha lasciato anche un messaggio, con simboli alchemico-massonici ancora non completamente decifrati. Su richiesta si può visitare il sotterraneo della chiesa di Santa Maria Impensole, con le sue due cisterne, sopra alle quali fu edificata una chiesa nell’ottavo secolo. E si conclude con il Lacus, la grande cisterna alto-medioevale presente sotto la fontana di piazza Garibaldi, già piazza del Lago.

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Formina è l’acquedotto romano che attraversa i sotterranei di Narni: fu probabilmente costruito dal curator aquarum Nerva, nel 27 d.c. sotto l’impero di Tiberio. E’ lungo 13 km circa e mantiene una pendenza costante. Ed è possibile visitarlo: un condotto di 700 metri che si conclude quando, attraverso una scala a chiocciola scavata nella roccia, è possibile riemergere in superficie da un pozzo profondo 18 metri. Visita da effettuarsi unicamente nel periodo compreso tra aprile ed ottobre.