Le migliori pizzerie di Napoli

Impasto morbido e sottile, bordi alti e soffici e gusto inimitabile: la vera pizza napoletana. Alla scoperta dei migliori locali partenopei

Qual è il vostro piatto preferito? Se lo chiedete all’italiano medio molto probabilmente vi risponderà: la pizza, meglio ancora se napoletana. Semplice, gustosa e soprattutto economica, almeno fino a poco tempo fa. Questo piatto, di origine molto antica, riesce a scalzare nel cuore e nel palato di molte persone i più raffinati piatti da gourmet.

La vera pizza napoletana, candidata al riconoscimento Unesco come Patrimonio immateriale dell’umanità, si riconosce dalla pasta morbida e sottile e dai bordi alti. E dove la si può gustare? Ovviamente a Napoli, possibilmente tra i vicoli del centro storico, perché l’atmosfera fa la differenza.
Vi proponiamo alcune tra le migliori pizzerie di Napoli, tutte rigorosamente testate. Il prezzo medio per una pizza farcita con bibita, coperto compreso, non supera quasi mai i 10 euro a persona.

Per gustare e capire la pizza originale ordinate una margherita: la semplicità degli ingredienti di altissima qualità vi daranno ragione della scelta. Vi consigliamo qualche piccolo trucco che vi consentirà di capire se il prodotto è buono. State attenti alla consistenza, deve essere morbida, elastica, facilmente piegabile, il prodotto deve presentarsi morbido al taglio. Inoltre, piegandone uno spicchio la punta non deve rompersi e rimane morbida. Sia il cornicione che la base devono avere il caratteristico effetto maculato, ovvero dei piccoli puntini neri dovuti alla cottura nel forno a legna.

Starita. Via Materdei 27, 28
Per raggiungere Starita, una delle pizzerie storiche di Napoli, occorre salire a Materdei, rione sospeso tra la parte bassa della città e il quartiere collinare del Vomero. La pizzeria ha fatto da cornice al film di De Sica L’Oro di Napoli, merita una visita solo per questo. Non aspettatevi di trovare Sophia Loren ad impastare le pizze, ma accontentatevi delle locandine appese alle pareti.
La pizzeria dispone di un’ampia varietà di pizze, tutte molto buone. Qui la pizza è più piccola rispetto alle misure convenzionali, il bordo è molto spesso e il sapore intenso. La gustosità del prodotto, tuttavia, si paga con una certa difficoltà nella digestione.
Non solo pizza. Un consiglio, assaggiate le montanare condite con sugo alla genovese, una vera delizia.

Antica Pizzeria e Friggitoria Di Matteo. Via dei Tribunali, 94
E’ una delle più antiche e famose pizzerie di Napoli. Posta nel centro storico, tra stradine caratteristiche, qui la pizza nasce come cibo di strada, e va mangiata piagata in quattro, a portafogli.  Di Matteo presenta ancora un chioschetto esterno dove poter gustare montanare e frittatine, specialità rigorosamente fritte.
Il locale è molto grande, ma sempre pieno, quindi nell’attesa che si liberi un tavolo vi consigliamo di assaggiare le melanzane fritte, tanto per ingannare il tempo.
La pizza è molto grande, sottile e con il cornicione non tanto alto. Il sapore è deciso e l’impasto è facilmente digeribile. Non aspettatevi un servizio da ristorante a 5 stelle, le tovaglie sono di carta e le sedie di paglia intrecciata. Caratteristiche che donano un colore in più. Una curiosità, in questa pizzeria si è fermato a mangiare l’ex presidente americano Bill Clinton durante il G7 del ‘94.

Sorbillo. Via dei Tribunali 32
Non molto distante da Di Matteo sorge la pizzeria Sorbillo. Avviata negli anni ’30, da nonno Luigi, che l’ha portata avanti con l’aiuto di Carolina Esposito. I due hanno messo al mondo “21 figli, tutti pizzaioli”, come recita uno slogan della pizzeria. Il pizzaiolo è un vero e proprio showman con la faccia da scugnizzo, come un po’ tutti i camerieri. Il locale è sempre pieno, anche quando gioca il Napoli e le strade sono deserte. Ma state tranquilli, il servizio è velocissimo e molto efficiente.
Sorbillo sforna una delle pizze più grandi di Napoli, talmente grande da fuoriuscire dal piatto. Gustosa, digeribile e cotta al punto giusto. Probabilmente la miglior pizza della città.

Pellone. Via Nazionale 93
Se siete a Napoli solo di passaggio potete fermarvi da Pellone per una pizza al volo. Questo locale si trova nei pressi della stazione centrale, avamposto del cibo di strada. Come accade da Di Matteo anche qui è presente un chioschetto esterno dove poter gustare, nell’attesa di accomodarsi, il meglio della tipica friggitoria napoletana. Armatevi di pazienza perché qui, soprattutto ad ora di pranzo, la folla è tanta. La pizza è enorme, con il cornicione molto pronunciato. Il sapore è deciso, ma allo stesso tempo la lievitazione naturale rende la pizza altamente digeribile. La pizzeria si trova in una delle zone più decadenti della città, l’ambiente è poco rassicurante. Non lasciatevi spaventare, l’abito non fa il monaco.

Il pizzaiolo del Presidente. Via Tribunali 120/121
Via dei Tribunali è sicuramente la strada più ricca di pizzerie, in linea di massima tutte ottime. Questa pizzeria, meglio nota come Il presidente, deve il nome alla visita di Clinton durante il G7 del ’94. Il pizzaiolo, Ernesto Ciacalli, è quello che ha impastato la pizza che ha mangiato l’allora presidente americano. Anche qui è presente il chioschetto esterno per l’acquisto di prodotti da asporto. Vi consigliamo di assaggiare frittatine e montare. Rispetto alle altre pizzerie della zona il servizio è un po’ più lento e la pizza meno gustosa, pur essendo molto buona. Concentrate le vostre attenzioni sulla frittura mista, il tempo vi passerà più agevolmente. Il piatto forte? La pizza fritta ripiena.

La Notizia
. Via Caravaggio 53/55
Questa pizzeria si trova al di fuori del centro storico, ai piedi del Vomero, zona “in” della città. Il locale è comunque semplice e un po’ spartano. Sedie di legno, tavoli di marmo e tovagliette di carta, nonostante la zona, la pizzeria mantiene fede alle più antiche tradizioni partenopee.
La pizza è sottile e soffice, il cornicione non è dei più grandi e, rispetto alle concorrenza, pare meno morbido. A fare la differenza sono gli ingredienti, tutti regionali, nel rispetto della migliore tradizione. Anche la lievitazione naturale dona alla pizza quel tocco in più che la rende molto digeribile.

Mattozzi
. Piazza carità 2
Uno dei locali storici della città, fondato nel 1832, e acquisito nel 1924 da Gennaro Mattozzi. La pizzeria sorge nel cuore del centro storico, a ridosso della Pignasecca e dei Quartieri Spagnoli. Una posizione strategica per poter scoprire il bello di Napoli, magari con una passeggiata digestiva.
La pizza non è tra le più grandi della città, ma tranquilli è sufficiente a saziare l’appetito medio. Gli ingredienti di altissima qualità fanno la differenza, anche l’impasto non è per niente male. Il cornicione è quello tipico napoletano, alto e soffice.

L’antica pizzeria da Michele. Via Cesare Sersale
Probabilmente la più antica pizzeria di Napoli, fondata nel 1906 laddove sorge la nuova palazzina dell’ospedale Ascalesi, la cui costruzione ha costretto Michele a cambiare sede. Nel 1930 la pizzeria è stata spostata nell’attuale locale di Via Cesare Sersale, definito da molti “il tempio sacro della pizza”. La caratteristica di questa pizzeria sono i gusti, solo 2: margherita e marinara. Senza l’aggiunta di “Papocchie”, che ne alterano il gusto e la genuinità. Non molto distante dalla stazione di Porta Nolana, la pizzeria si trova tra quel groviglio di stradine che creano il centro di Napoli. La pizza è eccellente, grande e sottile. Gli ingredienti sono tutti di prima scelta ed essendo presenti solo i due gusti basici il conto non è mai salato. La nota negativa è l’attesa, anche 2 ore per un tavolo libero. Non si accettano prenotazioni, il servizio è veloce e vi può capitare di stare seduti accanto a degli sconosciuti. Insomma non è sicuramente il posto adatto ad un primo appuntamento, tuttavia farete una bella figura con amici non del posto.

Brandi. Via Sant’Anna di Palazzo 1-2
A due passi dalla splendida Piazza del Plebiscito sorge la pizzeria Brandi, mangiare una pizza qui significa mangiare un pezzo di storia napoletana. La tradizione vuole che nel giugno 1889, per onorare la regina d’Italia, Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito della pizzeria Brandi creò la pizza Margherita. In realtà questa è una leggenda, ma vale la pena fare una capatina in questa pizzeria, sita a metà tra luoghi del popolo e luoghi reali. Rispetto agli altri locali Brandi è un po’ più curato nella forma e nell’aspetto. La pizza è buona, non la migliore della città. I prezzi sono nella media, leggermente più alti delle altre pizzerie, ma comunque abbordabili.

Cafasso. Via Giulio Cesare 156/158
Nel quartiere di Fuorigrotta, dove per intenderci si trova lo stadio delle città, sorge la pizzeria Cafasso, il cui nome originario era Capasso. Aperto nel 1953 resta un locale storico, con un’aria da vecchia trattoria un po’ alla buona.
Qui non viene proposta la classica pizza gigante, ma i bordi sono alti e soffici, come da tradizione. La lievitazione naturale rende il prodotto finale altamente digeribile, morbido e gustoso. Gli ingredienti di alta qualità fanno il resto. Una delle migliori pizze della città, anche se non si trova proprio nel cuore del capoluogo. Ottimo come luogo di ritrovo per i tifosi di calcio.

Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con questa personalissima classifica?