Weekend a Ferrara

La città estense si risveglia a primavera con tanti eventi. Itinerario d'arte e gastronomia in una delle più belle città d'Italia

Con l’arrivo della bella stagione viene voglia di girare per il Belpaese e di visitare le città d’arte. A Ferrara sono tanti gli eventi che si svolgono a primavera. Dal Festival internazionale degli aquiloni alle sagre di paese. A maggio, ogni anno, si svolge il Palio, il più antico d’Italia (più antico del Palio di Siena) e a settembre si tiene il Balloons festival delle mongolfiere.

Benvenuti nella città estense dove il centro storico, con il suo castello e suoi imponenti palazzi, invadono praticamente l’intera città emiliana e dove i parchi e i viali alberati fanno da contorno. Le strade rinascimentali ricoperte da sampietrini invogliano le lunghe passeggiate a piedi e i vicoli medievali nascondono botteghe antiche e pasticcerie deliziose.

Ma Ferrara è famosa per le biciclette. Qui la gente lascia a casa l’automobile per inforcare la due ruote e si muove liberamente – e velocemente – in lungo in largo a qualunque ora. Tra l’altro, i lucchetti quasi non esistono. Le bici vengono parcheggiate ovunque in città senza timore di furti. Lungo le antiche mura che circondano Ferrara, una rossa cortina di mattoni che si staglia contro il verde intenso dei terrapieni alberati, si estende una vasta pista ciclabile utilizzata per svago dalle famigliole durante i weekend, ma anche per spostarsi da una zona all’altra nel corso della settimana. Sono nove i chilometri di mura medievali e rinascimentali nate come sistema difensivo e la pista può essere percorsa sul terrapieno oppure nel vallo. In bicicletta si può arrivare fin dentro il Castello Estense, nel cuore della città. Conservata splendidamente, la fortezza, fatta costruire da Niccolò II D’Este nel 1385, non manca di guglie, torri, ponte levatoio e fossato d’acqua. Tutto ciò che ci si aspetterebbe da un vero castello medievale. Ad esso sono legate persino leggende di morti misteriose, fantasmi e amori segreti.

Assolutamente da visitare, tanto più che spesso ospita mostre ed eventi culturali di grande rilievo. Ferrara è da sempre una città culturale, basti pensare che già alla fine del 1300 aveva sede una delle più importanti università. La famiglia D’Este, che governò per circa cinque secoli, portò la corte ai massimi livelli europei. La città ospitò grandi studiosi e artisti come Guarino Veronese, Leon Battista Alberti, Pisanello, Piero della Francesca e Tiziano. La scuola artistica, chiamata Officina ferrarese, annoverò i nomi di Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti e Francesco del Cossa e, secondo gli studiosi, nacque ancor prima della tanto decantata Officina toscana che ebbe maggiore successo nel mondo.

E’ a Palazzo dei Diamanti che si possono ammirare le mostre più importanti che si svolgono in città. L’edificio rinascimentale è bello anche solo da guardare, con la sua facciata rivestita da oltre 8.500 blocchi di marmo che compongono il bugnato. Secondo una leggenda, il nome del palazzo deriverebbe dal fatto che proprio in uno di questi blocchi si nasconderebbe un diamante vero!

Aggirandosi per il centro di Ferrara, è impossibile non incappare nella Cattedrale, a due passi dal castello. Costruita nel XII secolo, mostra i segni di tutte le epoche storiche attraversate dalla città, romanica, gotica, rinascimentale. Nei dintorni si trovano altre chiese molto belle: Chiesa del Gesù, San Carlo, San Domenico. Da non perdere anche Palazzo Ducale, proprio di fronte alla Cattedrale.

Bella e viva di giorno, Ferrara è una cittadina molto dinamica anche di notte. I locali, i ristoranti e le bancarelle del centro città, da Piazza Municipale a Piazza Savonarola – dove c’è una statua che ricorda la sua nascita avvenuta proprio a Ferrara – , da Piazza Trento e Trieste alla Loggia dei Camerini, pullulano di ferraresi che, è noto, amano divertirsi. Qui ci si sente a proprio agio, perché la gente non è troppo sofisticata (tutti parlano in dialetto), ma ama comunque la bella vita, il buon mangiare – cappelletti in brodo e tortellini di zucca -, il buon vino – Merlot o Sauvignon – , i bei negozi e il bel vestire. Tutto all’insegna della genuinità e dei valori tradizionali.