Essen, capitale europea della cultura 2010

La città della Ruhr celebre per le fabbriche minerarie e siderurgiche è riuscita a reinventarsi e, da centro industriale, è divenuta luogo di cultura

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Insieme a Istanbul, in Turchia, e Pécs, in Ungheria, Essen è stata nominata capitale europea della cultura per il 2010. E, come vuole la tradizione, per un anno ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale. Si trova nel Nord Reno-Westfalia e appartiene alla regione della Ruhr, celebre zona industriale e siderurgica. Cos’avrà dunque Essen di culturale da mostrare? Ecco svelate le bellezze nascoste della città. A partire dalla cattedrale gotica, ricostruita dopo la Seconda guerra mondiale.

Ma sono soprattutto i monumenti industriali ad attirare l’attenzione dei turisti che visitano Essen, primo fra tutti il complesso minerario Zollverein, divenuto patrimonio dell’Unesco, uno dei capolavori dell’architettura industriale oggi utilizzato per eventi culturali. Sono in totale 52 gli impianti e gli insediamenti nel bacino della Ruhr che creano un percorso turistico regionale sulla Route der Industriekultur, 400 km di strada industriale.

Il Museo della Ruhr esiste dal 1904 ed ha lo scopo è di raccontare oltre cent’anni di passato industriale e di spiegare il miracolo economico e sociale di questo angolo di Germania.

Dal 1997 è nato il Red dot design museum che ospita la più ampia collezione permanente di design internazionale con oltre mille oggetti. Ogni anno, infatti, viene assegnato il premio Red dot a un oggetto high tedch e di design che contribuisce ad ampliare la collezione. Da non perdere una visita a Villa Hügel, un tempo residenza della famiglia Krupp, i pionieri dell’industria dell’acciaio. Oggi la villa ospita numerosi eventi artistico-culturali di fama internazionale.

Per chi desidera visitare Essen in inverno, due sono gli appuntamenti da non perdere: il festival delle luci fino a gennaio e i tradizionali mercatini di Natale.