La Costa Brava inedita

In Spagna esiste un litorale fatto di cale, sentieri che costeggiano spiagge e rocce, dove l'acqua è cristallina e il silenzio regna sovrano

C’è una zona della Costa Brava, in Spagna, che non assomiglia affatto all’idea che tutti quanti si sono fatti di questa zona costiera, conosciuta più per la spiagge enormi e affollate e per i numerosi locali notturni rumorosi. Esiste un litorale completamente diverso e selvaggio (‘Brava’ significa ‘selvaggia’), fatto di cale e calette, sentieri che costeggiano spiagge, i Camì de ronda, insenature rocciose e scogliere a picco sul mare, dove l’acqua è cristallina come ai Carabi e il silenzio regna sovrano.

 

Ed è proprio il lato inesplorato della costa catalana che è ancora poco noto e che piacerà sicuramente a chi ama la tranquillità, il mare cristallino, le spiagge raccolte e la natura. Una zona con temperature miti durante l’intero arco dell’anno, un po’ come accade nella vicina Barcellona, e quindi visitabile non soltanto nel mese di agosto.

 

Il litorale parte dalla cittadina di Calella e arriva a Palamòs. E’ ricco di insenature, cale e calette, spiagge dalla sabbia fina e l’acqua trasparente. Si percorre il Camì de Ronda, un sentiero che si sviluppa lungo la costa, talvolta sul livello del mare, ma che spesso si innalza su scogliere a picco. Si può sostare lungo il tragitto quando si trova uno dei tanti angolini paradisiaci. Di tanto in tanto si incontra una salita o una scalinata per fare ritorno al villaggio più vicino.

 

Il Camì tocca la spiagge di Tossa de Mar, S’Agarò, Sant Feliu de Guixols e di Playa D’Aro. Una più bella dell’altra, una diversa dall’altra: Calella con le sue tipiche case bianche sulla costa, Tossa con le mura medievali a picco sul mare color smeraldo, S’Agarò con le ville in stile catalano, Playa D’Aro con la sua enorme spiaggia di sabbia fine, Palamòs con il suo porto. Per chi si reca in questa zona fuori stagione, vale la pena visitare il monastero benedettino di Montserrat, non molto lontano dalla costa, raggiungibile attraverso una teleferica in quanto l’edificio, che risale all’anno Mille, è arroccato sull’omonima montagna. Da vedere anche il Teatro Museo Dalì di Figueras, interamente dedicato al pittore che qui è nato.