Etna, tutte le leggende sul vulcano siciliano

All'Etna sono collegate numerose storie e miti, tra queste c'è anche la leggenda dei giganti e quella degli inferi

L’Etna, famoso anche come Mongibello, è quel complesso vulcanico siciliano originatosi nel Quaternario e ancora attivo. Un luogo magico, leggendario, che ha caratterizzato i suoi dintorni con il suo fuoco e la sua lava, modificandone continuamente il paesaggio e creando preoccupazione tra le comunità che vi si sono insediate intorno.

Ma la sua fama rimanda agli antichi dei della mitologia classica: il vulcano attivo più alto d’Europa è stato scenario di innumerevoli leggende e rimandi storici.

L’Etna, che domina incontrastato sull’ampia vallata e sul golfo di Catania, visibile anche da Reggio Calabria e dai monti delle Madonie a nord della Sicilia, è stata la dimora non voluta del dio Eolo, il re dei venti, prigioniero proprio sotto le caverne del vulcano. Secondo il poeta Eschilo, il gigante Tifone fu confinato nell’Etna: tale esilio fu motivo di tante eruzioni.

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A proposito di giganti, si racconta di Encelado che, ribellatosi agli dei, venne ucciso e fu bruciato nel vulcano siciliano. Mentre Efesto, dio del fuoco e della metallurgia, nonché fabbro degli dei, ebbe qui la sua fucina e qui combatté il demone del fuoco Adranos. Si racconta, invece, che i Ciclopi vi forgiavano le saette usate come armi dal dio degli dei Zeus.

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E si vocifera che anche il “mondo dei morti” greco, il famoso Tartaro, si trovasse sotto il vulcano siciliano. Qui terminò anche la vita di Empedocle, il filosofo presocratico, che qualcuno sostiene si sia buttato nel suo cratere. Anche l’anima della regina Elisabetta I d’Inghilterra, secondo una leggenda anglosassone, riposa nell’inferno “etnico”, a causa di un patto che lei fece col diavolo in cambio del sostegno durante il suo regno.

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Ancora oggi, dopo millenni di storia e leggende, la furia distruttiva dell’Etna non sembra volersi placare. Il vulcano attivo italiano, a periodi abbastanza ravvicinati, entra in eruzione, inizialmente con una fase di degassamento ed emissione di cenere vulcanica, a cui fa seguito un’emissione di magma. Fortunatamente le eruzioni dell’Etna rimangono per lo più spettacoli violenti, ma non sono stati particolarmente pericolosi per persone e cose. Sono stati solo pochi i casi di eruzioni fortemente distruttive. Nella speranza che la magia dell’Etna non si trasformi presto in terrore.