Destinazione Kenya

Dopo la crisi dovuta alla guerra civile, si torna a viaggiare verso le spiagge di Malindi, Watamu, Mombasa e nelle isole dell'Oceano Indiano

Poco più di un anno fa, il Kenya era stato bandito dalle proposte di tutti i tour operator. Motivo: la guerra civile, che stava uccidendo centinaia di persone e terrorizzando i turisti (tra cui moltissimi italiani) che vivevano reclusi nei bellissimi resort della costa est, affacciata sull’Oceano Indiano.

 

Oggi il pericolo è rientrato e sono numerosi coloro che approfittano delle offerte in corso per raggiungere le spiagge di Malindi, Watamu, Mombasa e le meravigliose isole circostanti, come Lamu (patrimonio dell’Umanità Unesco) e le Funzi Keys. Sono 400 i chilometri di costa di sabbia bianca lambita da un mare verde smeraldo.

Malindi è rinomata per le sue spiagge bianche, riparate da un’imponente barriera corallina. Molte delle spiagge appartengono ad aree naturali protette, anche per via delle tartarughe marine che vengono a deporvi le uova. I due parchi marini contigui di Watamu e Malindi tutelano un ampio tratto di costa.

 

Malindi è una destinazione molto amata anche da chi pratica pesca d’altura. Già Ernest Hemingway, negli Anni ’30, vi soggiornò diverse volte. Mombasa si trova su un’isola. Qui, oltre al mare, si possono visitare antiche vestigia, come il Forte Gesù, costruito dai portoghesi intorno al 1500, e la Città Vecchia, con numerosi esempi di architettura islamica. Ma è il mare il vero protagonista di questa porzione di Kenya.

Tutti i villaggi, comunque, propongono un’escursione imperdibile: il safari, magari con una notte fuori, dormendo in un campo all’interno di tende piantonate da guardie masai per tenere lontane le belve feroci.

 

Un’esperienza davvero unica: i più avventurosi si sentono veri cacciatori nella giungla, i più romantici si immedesimano in Karen Blixen, mentre i più fantasiosi sperano di vedere Tarzan che si lancia da una liana all’altra. Ma lo spettacolo è quello degli animali: leoni, elefanti, giraffe, scimmie, rinoceronti, zebre, gazzelle che si avvistano spesso nella savana valgono il viaggio.

Dall’Italia si raggiunge il Kenya atterrando a Mombasa, l’aeroporto più vicino alle località turistiche più gettonate, o a Nairobi. Sono circa sette ore di volo, pertanto vale la pena restare almeno una settimana, per ammortizzare il viaggio.