Borgogna, un salto nel passato

Pellegrinaggio tra una chiesa e una basilica alla scoperta di una regione che sa di Medioevo

Gastronomia e vini le hanno regalato una notorietà mondiale, ormai consolidata. Partire per la Borgogna non è però solo un viaggio del gusto per le papille gustative, ma un vero salto nel passato. Dalla Preistoria al mondo industriale moderno, passando per l’antichità, il Medioevo e l’età dell’oro dei Grandi Duchi d’Occidente, ogni epoca ha lasciato traccia di sé in questa regione della Francia.

Immenso e ricco il suo patrimonio culturale: vestigia gallo-romane, chiese e abbazie romaniche, castelli e musei. Anche se è il Romanico lo stile più emblematico della Borgogna. Cluny, Vézelay, Paray-le-Monial, Citeaux, Fontenay, La Charité-sur-Loire: sono tutti luoghi che testimoniano come questa terra trasudi di spiritualità e di capolavori.

Tra i luoghi da visitare c’è l’Abbazia di Cluny. Prima della costruzione di San Pietro nel XVI secolo, fu la più importante chiesa della cristianità, con una lunghezza interna di 177 metri. Grazie a una ricostruzione virtuale senza precedenti, oggi è possibile apprezzare nel loro giusto valore le dimensioni gigantesche e riscoprirla esattamente com’era al momento in cui fu ultimata nel XII secolo. Fondata undici secoli fa nel Sud della Borgogna da dodici monaci dell’abbazia di Baume-les-Messieurs, nel Jura, raggiunse nel Medioevo un’eccezionale influenza su gran parte dell’Europa, tanto sul piano religioso che sul piano economico, oltre che politico. Ma anche architettonico.

A mille anni di distanza la Borgogna valorizza il suo eccezionale patrimonio romanico e riporta all’attenzione dei turisti tutti gli edifici direttamente influenzati sul piano artisitico da Cluny. Impossibile dunque non visitare la chiesa abbaziale di La Charité-sur-Loire, conosciuta come la figlia maggiore di Cluny, tappa importante sul Cammino di Santiago, oggi dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. O ancora la Basilica di Paray-le-Monial, copia fedele, anche se in scala ridotta, della grandiosa chiesa di Cluny, ancora oggi importante centro di pellegrinaggio.

Nei dintorni il Brionnais, una graziosa regione che vive di allevamento, ricca di splendide chiese romaniche di campagna, i cui esempi più importanti si trovano a Anzy-leDuc, a Semur-en-Brionnais, la località dove nacque Saint Hugues (S. Ugo), il famoso abate di Cluny.

E ancora la Cattedrale d’Autun fondata nel I sec. a.C.; la Basilica St-Andoche de Saulieu; le numerose chiese del Brionnais. Senza dimenticare la Cappella dei Monaci a Berzé-la-Ville, i cui affreschi offrono un’immagine colorata e vivace dell’arte e del fasto cluniacensi.

Il tutto magari concedendosi, tra un pellegrinare da una chiesa all’altra, qualche peccato di gola in uno dei tanti ristoranti stellati presenti in zona. Per una vera festa di tutti i sensi anche perché questa è una terra di bons vivants.