Antica città sommersa nel lago di Viverone

Insediamenti preistorici ritrovati sui fondali del lago piemontese

Viverone è un piccolo comune che sorge sulle sponde biellesi dell’omonimo Lago, terzo del Piemonte per estensione. Soltanto 1.500 abitanti per questo piccolo centro, sito all’incontro di tre province: Biella, Torino e Vercelli.

Sui fondali del lago sono stati ritrovati interessantissimi resti di costruzioni preistoriche palafitticole, che raccontano insediamenti preistorici già dall’epoca del Neolitico. Ma ne sono stati rinvenuti anche in altri siti della zona, come nella Cava di Purcarel a Bertignano, mentre ulteriori testimonianze, oggetti, monili e piroghe, sono state recuperate dal Lago di Bertignano nel corso del XX secolo.

Su Viverone si è diffusa anche una strana leggenda che coinvolge San Martino. Passò da qui nel 350, esattamente ad Ivrea, dove gli fu negata ospitalità da ogni cittadino. Raggiunse il lago di Viverone e navigò sulla Dora Baltea sul proprio mantello. Il borgo in sua memoria, chiamato proprio San Martino, nei pressi di Anzasco, oggi non esiste più.

Si racconta che Dio, per verificare che i suoi abitanti avessero appreso la lezione di carità del santo, avesse inviato un angelo travestito da mendicante a chiedere ospitalità. Il giorno precedente al castigo divino, l’Angelo avvertì i buoni di fuggire perché il borgo sarebbe stato inghiottito dall’acqua del lago, con la chiesa di San Martino e il resto della popolazione. Da quel giorno, quando sul lago soffia il forte vento della Valle d’Aosta, si sentono i rintocchi delle campane dell’antica chiesetta sommersa.

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Ma c’è anche un’altra leggenda, decisamente più romantica, di un amore il cui epilogo giunse sulle sponde del lago. Ancora oggi pare che una misteriosa Dama del lago faccia sentire, nelle notti di luna piena, il suo pianto d’amore. La città è esistita e scomparsa davvero, come testimonia un documento del XIII secolo che parla proprio della chiesa di S. Martino.

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Tra leggende e storia, il lago offre un turismo che coniuga natura e sport acquatici. Oltre a tante belle passeggiate sulla passerella Lungolago. Il borgo si raggiunge salendo la collina, dalla ex Strada statale 228 del Lago di Viverone, che collega Santhià e Ivrea.