Alla scoperta di Kaysersberg, il villaggio francese più amato del 2017

È Kaysersberg, borgo alsaziano con poco più di 2700 abitanti, il villaggio più amato della Francia

Nel cuore dell’Alsazia, Kaysersberg è un comune francese di 2.773 abitanti, inserito nella Strada dei Vini d’Alsazia. Il suo nome, in italiano, significa “Collina dell’Imperatore”. Un nome che gli fu dato dopo il suo acquisto da parte di Federico II di Svevia, nel XIII secolo.

Chiamati a votare da France tv tra 12 diverse località, i francesi hanno nominato Kaysersberg “Village préféré des francais 2017”. Il merito va alle sue stradine lastricate, alle sue casette in legno. A tutti quei dettagli da cartolina che gli regalano un’aria fiabesca. E, in effetti, a passeggiare per le sue strade sembra di tornare indietro nel tempo.

Coi vitigni tutt’attorno e le architetture maestose, Kaysersberg – a 820 metri d’altitudine – è un piccolo gioiello dal fascino medioevale, dominato dalle rovine dell’antico castello. Ma, a conquistare i suoi visitatori, sono soprattutto i suoi spazi verdi, che sono molti ed estremamente curati. Tanto che, negli anni Ottanta, il suo soprannome era quello di “città fiorita”. Tra le altre attrazioni di Kaysersberg vi sono poi il ponte fortificato, la chiesa di Sainte Croix e la residenza di Albert Schweitzer, il medico e filantropo – premio Nobel per la pace nel 1952 – che dedicò la sua vita ai lebbrosi. C’è, infine, il Museo di Storia Locale che, all’interno di un edificio del Cinquecento, ospita statue policrome – tra cui una rarissima Vergine del XIV secolo e un Cristo del XV secolo – e numerosi oggetti d’epoca neolitica e romana.

Se il periodo più suggestivo dell’anno, per Kaysersberg, è il Natale, con i mercatini e le bancarelle a invadere le pittoresche vie, i giocattoli della tradizione in bella mostra e il profumo di dolci speziati e castagne nell’aria, questo villaggio francese merita di essere visitato anche nelle altre stagioni. Per godersi la sua atmosfera, e per assaggiare il suo vino. Le uve simbolo della città sono quelle nei secoli scorsi importate da Tokay, in Olanda. Con queste, si realizza un ottimo Pinot grigio che non manca in ogni ristorante della città.

Per raggiungere Kaysersberg si percorre la A4 fino a Strasburgo, poi la RN 83 fino a Colmar. Dall’uscita, si prosegue in direzione St-Diè.