5 montagne (quasi) impossibili da scalare

Montagne scalate impossibili o quasi: ecco quali sono le più pericolose e dove si trovano

Il Monte Cervino, il quinto più alto delle Alpi situate tra l’Italia e la Svizzera, rientra senz’altro nella categoria delle montagne scalate impossibili (o quasi). Data la sua reputazione, coloro che tentano l’impresa sono sempre meno: ad oggi sono ben 450 gli scalatori morti.

In Patagonia, tra il Cile e l’Argentina, troviamo il Monte Fitz Roy. La sua altezza è decisamente nella norma, ma ciò che lo rende quasi impossibile da scalare è il suo picco interamente verticale, che rende i percorsi estremamente ripidi e pericolosi. Da non sottovalutare anche le condizioni meteorologiche incostanti che lo caratterizzano.

A Ovest del Fitz Roy si trova la montagna a bassa quota più difficile da scalare del mondo: il Cerro Torre. Il suo picco si trova a poco più di 3000 metri d’altezza, ma si tratta di arrampicarsi in verticale su un ghiacciaio lungo un chilometro e mezzo, con tanto di tempeste onnipresenti.

Tra le montagne scalate quasi impossibili non può mancare un picco della catena montuosa dell’Himalaya, il Monte Annapurna. Si tratta della decima cima più alta del mondo, e tra gli unici 150 scalatori che hanno tentato l’impresa, solo due terzi sono sopravvissuti.

Il Monte Masherbrum, o K1, fa parte della catena montuosa del Karakorum e coi suoi 7.821 metri d’altezza è il ventiduesimo picco più alto del mondo. Pur non raggiungendo gli 8000 metri che attirano gli scalatori, il suo ghiacciaio lungo due volte quello del Cerro Torre rende quasi impossibile la scalata.

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