Una Milano sotterranea riaffiora durante i lavori della metropolitana

Il capoluogo lombardo non smette mai di stupire: ecco cos'hanno trovato durante i recenti scavi

I cantieri della metropolitana 4 di Milano stanno tenendo con il fiato sospeso i tecnici dopo i recenti ritrovamenti archeologici nel sottosuolo. Durante i lavori, infatti, sono riemersi resti di una Milano imperiale che nessuno si aspettava. Studiosi, archeologici e storici sono stati chiamati a risolvere degli autentici enigmi.

Nella zona Sant’Ambrogio alla Pusterla, gli scavi hanno portato alla luce alcune tombe, ma ciò era alquanto prevedibile in quanto nei pressi degli scavi si trova la Basilica del patrono dei milanesi, era solo una questione di tempo.

Diversa, invece, è la situazione in piazza Resistenza Partigiana, nel cantiere della futura stazione De Amicis, a poche centinaia di metri dall’altro sito. Qui gli scavi hanno portato alla luce un’importante porzione di muro, lunga otto metri e alto tre, di probabile epoca romana, ma localizzato fuori della seconda cinta muraria fatta erigere dall’imperatore Massimiano.

Il terzo ritrovamento, sul quale c’è massimo riserbo, è stato fatto in corso Europa, non lontano dal Duomo, una zona già a lungo indagata sin dalla fine degli Anni ’50, quando iniziarono gli scavi per realizzare le nuove fognature e la prima linea della metropolitana. Accanto alle terme erculee sono riemerse tre tombe. In una era presente lo scheletro perfettamente integro attribuibile a una giovanissima donna, forse una bambina, ribattezzata Europa.

L’area è da giorni vigilata speciale. Molto s’è scritto sulle terme che l’imperatore Massimiano, nei primi anni del IV secolo d.C., aveva fatto costruire nella zona d’espansione urbana, fuori della cinta quadrata, su una pianta rettangolare di oltre 13 mila metri quadrati. E già lo scorso febbraio nella stessa strada le ruspe avevano portato alla luce un tratto di muratura fatta di mattoni e tufo.