Meduse invadono Mediterraneo: le località di mare più a rischio. Mappa

Dallo squalo bianco all'orca, dalle murene al pesce leone, ecco alcuni degli animali marini da cui bisogna guardarsi

Secondo gli esperti il 2013 potrebbe essere l’anno delle meduse. E’ quanto riporta l’Ansa che sostiene, che dopo l’invasione all’Isola d’Elba di qualche girono fa, si annunciano avvistamenti intensificati nel resto d’Italia, ma anche nei Paesi del bacino del Mediterraneo, in particolare in Spagna, Israele e Libano.

2013: l’anno delle meduse
E’ uno degli effetti collaterali peggiori dell’estate. Le meduse sono abbondanti nel Mediterraneo e il rischio è che, anche quest’anno, rendano difficile la vita ai vacanzieri. La concomitanza di fioriture di meduse a così grande distanza suggerisce che questo sarà un ‘anno delle meduse’, almeno nel Mediterraneo.

Puglia e Sicilia sotto attacco
Secondo quanto riportato dal sito Jellirisk.eu, coordinato dall’italiano Stefano Piraino dell’università del Salento e che si basa sulle segnalazioni dei cittadini, gli avvistamenti si sono moltiplicati nelle scorse settimane. A essere interessate da banchi di grandi dimensioni sono state le coste italiane, soprattutto di Puglia e Sicilia, ma anche quelle della Catalogna e di Valencia, oltre che Israele e Libano.

I numeri delle meduse
Gli esperti spiegano che ogni anno almeno 150mila persone in tutto il Mar Mediterraneo vengono soccorse dopo il contatto con qualche medusa.

I motivi degli attacchi massicci
A far proliferare queste specie, spiegano gli esperti, sono il riscaldamento globale che fa aumentare la temperatura dell’acqua, la pesca eccessiva che rimuove i predatori e alcuni interventi umani sulle coste che favoriscono la crescita delle larve. Di meduse è pieno il mare e per la loro trasparenza spesso non sono viste dai bagnanti che vengono facilmente colpiti. Le specie che frequentano i nostri mari non sono letali per l’uomo, ma ce ne sono alcune, come la medusa australiana, particolarmente pericolose.

Altri animali marini pericolosi
Il mare nasconde svariati tipi di insidie e animali pericolosi per l’uomo, che possono essere distinti in due categorie: i predatori che mordono e gli animali velenosi che pungono. Del primo gruppo fanno parte i tanto temuti squali bianchi che si trovano nei mari con temperature comprese tra 10°-12° C. Anche l’orca è un mammifero considerato molto pericoloso per l’uomo. Tra gli esemplari marini da cui bisogna guardarsi attentamente va ricordato anche il pesce leone, che vive nel Mar dei Caraibi, Florida e Golfo del Messico, dotato di spine dorsali e anche pettorali, collegate a ghiandole velenifere. La sua puntura può essere molto pericolosa per gli esseri umani. Quando si fanno immersioni o snorkeling bisogna anche fare attenzione alle murene. I barracuda sono molto pericolosi per l’uomo solo se si sentono minacciati. Per non essere aggrediti bisogna ricordarsi di non indossare collane, orologi o bracciali il cui riflesso nell’acqua potrebbe essere scambiato per il movimento di una preda. Anche le mante sono piuttosto pericolose per la presenza di un aculeo posto alla base della loro coda.