Emilia Romagna: dieci cose da fare e da vedere

La guida di viaggi segnala cinque esperienze da provare in Emilia Romagna, dalla Ferrari ai tortelli di zucca. Ma ce ne sono altrettante imperdibili

Negli Stati Uniti la guida Frommer’s è un must. Le sue segnalazioni di viaggi sono legge. O quasi. La guida segnala una meta italiana imperdibile: l’Emilia Romagna.

Secondo gli esperti sono cinque le cose da vedere e le esperienza da fare nella nostra regione.

1. Di Rimini la Frommer’s ricorda che non esistono solo spiagge e locali notturni. La città romagnola è ricca di chiese da visitare. Da non perdere è il Tempio Malatestiano. Inizialmente un convento francescano, fu trasformato in mausoleo personale da Sigismondo Malatesta. E poiché il signore della città navigava in cattive acque, fece razzia di resti romani per abbellirlo.
2. Una tappa imperdibile per i turisti è Parma, in particolare il Teatro Regio che non ha nulla da invidiare alla più celebre Scala di Milano. La folla anima ogni rappresentazione e a ottobre si svolge il Festival Verdi con concerti durante l’intero arco del mese. Da non perdere i magnifici affreschi del Correggio a San Giovanni Evangelista.3. Noi lo sappiamo, ma gli americani ne sono meno informati. L’Emlia Romagna è la patria dei motori (per questo è chiamata anche Motor Valley). Immancabile è dunque una visita alla casa della Ferrari: Maranello. Il Museo Ferrai si trova a meno di 20 chilometri da Modena e delizierà gli occhi (e le orecchie) dei tanti patiti del cavallino rampante che ci sono in giro per il mondo. Non lontano si può visitare anche il Museo Lamborghini a Sant’ Agata Bolognese, tra Modena e Bologna. Una chicca è il Museo Panini, dedicato alle Maserati, che si trova a Cittanova.

4. L’Emilia Romagna è anche la patria del buon cibo. Solo da queste parti si può assaggiare una specialità tipica: i tortelli di zucca. Ogni città li cucina in modo diverso. A Ferrara, per esempio, vengono serviti con burro e salvia. A Modena ci sono i tortelloni di zucca, amati da Luciano Pavarotti, ma sono molto più grandi.
5. E come dimenticare il vino italiano? La guida consiglia il nettare tipico della zona: il Lambrusco. Un vino rosso frizzante, amabile o secco,  che si beve fresco ed è un ottimo accompagnamento per i piatti della tradizione.

Agli americani e a tutti i turisti che desiderano visitare l’Emilia Romagna, però, noi italiani possiamo dare altri suggerimenti. Per limitarci ne segnaleremo altri cinque, imperdibili.
1. Immancabile è una visita a Ravenna, famosa per i suoi mosaici bizantini nella Chiesa di Sant’Eufemia e nel Palazzo Teodorico. Per i monumenti cristiani è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Inoltre, è qui che si trova la tomba di Dante, padre della lingua italiana.
2. L’Italia è famosa per i suoi borghi medievali e l’Emilia ne è ricca. Difficile sceglierne uno, ma a un turista straniero possiamo consigliare Busseto, in provincia di Parma. Antica capitale dello Stato Pallavicino, è famoso soprattutto per avere tra le sue frazioni quella di Roncole Verdi che, nel 1813, ha dato i natali a Giuseppe Verdi. Ogni anno a ottobre si tiene un festival musicale a lui dedicato, il Festival Verdi.

3. Tra Parma e Piacenza si contano oltre 22 castelli e rocche che formavano un Ducato e che sono tutt’oggi visitabili. Anche in questo caso è dificile segnalarne uno solo, ma se proprio dobbiamo allora il nostro preferito è il Castelllo di Rivalta che si trova all’interno di un piccolissimo borgo dove è anche possibile soggiornare.
4. In tema di cucina, invece, ci sentiamo obbligati a segnalare la piadina romagnola come solo sulla riviera adriatica sanno fare. La ricetta originale è molto semplice: prosciutto crudo, squacquerone e rucola. Una vera delizia.
5. L’Emilia Romagna è anche la patria della bicicletta, nel senso che in tutte le città ci si muove a cavallo delle dueruote. Da Bologna a Ferrara, da Reggio Emilia e Parma.