Bagno al lago, le regole per non rischiare

Fare il bagno nei laghi è molto piacevole ma può essere anche pericoloso. Ecco alcune semplici regole per evitare rischi

Fare il bagno nei laghi può sembrare molto più sicuro che farlo al mare, ma anche in questo caso ci sono precauzioni che è preferibile prendere per salvaguardare la propria salute. Non tutti i laghi sono puliti, quindi, per avere certezze, è preferibile scegliere quelli premiati con le Bandiere Blu. Si tratta di riconoscimenti che, tra le altre cose, prendono in considerazione la nitidezza delle acque e vengono assegnati a spiagge di mari e laghi. Ci sono diverse splendide località sul Lago di Garda e sul Lago di Como, così come su altri laghi d’Italia, ad esempio in Trentino e in Lombardia.

Per fare il bagno nei laghi in sicurezza, vale la stessa regola che al mare: lasciar passare minimo 2 ore dopo aver consumato un pasto. Bisogna lasciare che la digestione faccia il suo corso, per evitare congestioni che possono essere anche molto pericolose. Tra i sintomi troviamo nausea, vertigini, dolori addominali e mal di testa. Se non si interviene tempestivamente, tra le conseguenze non è esclusa perfino la morte, causata nella maggior parte dei casi da un arresto cardiaco. Un po’ di pazienza, quindi, può davvero salvare la vita in certi casi.

Altro elemento fondamentale è l’inquinamento batterico. Come citato in precedenza, i laghi premiati sono una certezza, ma non sono gli unici adatti a fare il bagno. Basta leggere qualche recensione per informarsi bene sulla località in cui si vogliono trascorrere le proprie vacanze estive. Bisogna evitare le acque che possono essere contaminate da secrezioni di animali infetti o scarico di sostanze chimiche. Tra i rischi e pericoli più comuni c’è quello di contrarre la leptospirosi, una malattia infettiva che può causare mal di testa e febbre, ma anche gravi casi di polmonite e meningite.

Un consiglio non meno importante, è di non fare il bagno nei laghi in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Se non si è lucidi, è facile che non ci sia un gran coordinamento fisico, fattore che può risultare molto pericoloso soprattutto se ci si trova nell’acqua alta. Al mare è più facile salvarsi grazie alla salinità che favorisce il galleggiamento, mentre al lago quest’ultima è quasi inesistente. Evitare poi i tuffi, a meno che non si abbia la certezza che l’acqua sia abbastanza profonda. Le fratture da osteoporosi e non, se più gravi possono portare alla paralisi.